Torino – Una rappresentanza di allevatori, dirigenti e giovani di Coldiretti Torino, era presenti ieri, a Milano, alla Giornata nazionale del latte, organizzata in occasione del tour Coldiretti, con la partecipazione del presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, del premier Matteo Renzi, del ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina e del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. Durante il tour Coldiretti, è arrivato l’annuncio del premier Matteo Renzi: «Il Governo ha firmato e inviato a Bruxelles il decreto che introduce l’obbligo dell’origine in etichetta per il latte e gli altri prodotti trasformati».
Fabrizio Galliati, presidente Coldiretti Torino che ha guidato la delegazione torinese, commenta: «Con l’invio del decreto a Bruxelles è stato avviato l’iter dello schema di decreto che introduce, nel nostro Paese, l’indicazione obbligatoria dell’origine per i prodotti lattiero-caseari. Questo sistema sperimentale consentirà di indicare con chiarezza al consumatore la provenienza delle materie prime di molti prodotti, come latte, burro, yogurt, mozzarella, formaggi e latticini».
«Il decreto, in particolare – puntualizza Fabrizio Galliati – prevede che il latte o i suoi derivati dovranno avere obbligatoriamente indicata l’origine della materia prima in etichetta con le seguenti diciture: “Paese di mungitura: nome del Paese nel quale è stato munto il latte”; “Paese di confezionamento: nome del Paese in cui il prodotto è stato confezionato”; “Paese di trasformazione: nome del Paese nel quale è stato trasformato il latte”. Qualora il latte – o il latte utilizzato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari –, sia stato munto, confezionato e trasformato, nello stesso Paese, l’indicazione di origine può essere assolta con l’utilizzo di una sola dicitura: ad esempio “Origine del latte: Italia”. In ogni caso sarà obbligatorio indicare espressamente il Paese di mungitura del latte. Se le fasi di confezionamento e trasformazione avvengono nel territorio di più Paesi, diversi, occorre riportare come “Origine del latte” una delle seguenti dicitura: “Paesi Ue”, “Paesi Non Ue”, oppure “Paesi Ue e non Ue”. Sono esclusi solo i prodotti Dop e Igp che hanno già disciplinari relativi anche all’origine e il latte fresco, già tracciato».
«Il via libera all’obbligo dell’origine in etichetta per la provenienza del latte e dei suoi derivati è un risultato che arriva a undici anni dall’obbligo di indicare l’origine per il latte fresco, fortemente voluto dalla Coldiretti – chiude il presidente Fabrizio Galliati –. L’etichettatura di origine consentirà di contrastare efficacemente l’inganno del falso Made in Italy e le nostre produzioni avranno, finalmente, il dovuto riconoscimento. Coldiretti porta avanti da tempo la battaglia per la trasparenza e continuerà a farlo poiché, solo in questo modo, si tutelano anche i consumatori che, grazie all’origine in etichetta, possono ora scegliere in modo consapevole cosa portare sulle loro tavole».
–32CDTO2016 –