La Federazione
La Federazione Provinciale Coltivatori Diretti di Torino nasce lo stesso giorno in cui a Roma viene costituita la Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti: il 1° giugno 1945.
Il suo primo presidente è Ottavio Stella, a cui seguiranno (dal 1960 al 1983) Carlo Stella, quindi Carlo Gottero (dal 1983 al 1988) e Alfredo Penasso (dal 1988 al 1990). Carlo Gottero è stato nuovamente presidente dal 1990 al 2005. Dal 2007 al 2011 la Federazione della Coldiretti di Torino è stata retta dal presidente Riccardo Chiabrando. Il 16 dicembre 2011 è stato eletto presidente Roberto Moncalvo. Successivamente è stato eletto Fabrizio Galliati. Il presidente in carica dal 2022 è Bruno Mecca Cici.
I direttori che si sono susseguiti alla guida della struttura sono stati: Luigi Ricci, Pierangelo Balzardi, Giuseppe Bellone, Ernesto Casasso, Carlo Domenico Greco, Emilio Fugazzi, Diego Furia e Michele Mellano, attualmente in carica.
La storia della Coldiretti di Torino ripercorre quella della Confederazione. La Federazione torinese, tuttavia, ha sempre avuto un ruolo particolare e propulsivo all’interno dell’organizzazione nazionale.
Nuove istanze sindacali, iniziative particolari per l’assistenza agli agricoltori in campo tecnico e gestionale, la presenza attiva da sempre dei giovani, il ruolo particolare e innovativo delle donne coltivatrici e dei pensionati, l’anticipazione di spazi nuovi di azione per i coltivatori e l’agricoltura come quello della multifunzionalità e del territorio ma anche dell’autonomia politica sono tutte caratteristiche che hanno contribuito a rendere la Coldiretti di Torino una federazione particolare e di riferimento per molte altre realtà all’interno della Confederazione Nazionale.
Dal 1945 ad oggi, la Coldiretti di Torino si evolve, cresce e si organizza in maniera da seguire l’evoluzione delle imprese agricole e dell’agricoltura all’interno della società.
Nel 1953 vengono creati il Movimento Giovanile e quello delle Donne Rurali (che successivamente prenderà il nome di Coordinamento per l’Imprenditoria Femminile). Nel 1954 nasce l’Epaca (l’Ente di Patrocinio e Assistenza ai Coltivatori Agricoli), nel 1958 si costituisce il primo Club 3P (Provare, Produrre, Progredire), nel 1967 nascono i gruppi Coltivatori Sviluppi per l’assistenza tecnica alle aziende.
La Coldiretti di Torino fa parte della Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti e si ispira a due principi di fondo:
- l’apoliticità
- l’adesione ai principi della scuola cristiano sociale.
- L’organizzazione è stata ufficialmente costituita il 7 gennaio 1952.
Al centro dell’azione sindacale dell’organizzazione è la famiglia, l’impresa agricola fondata su di essa, i valori di sussidiarietà e di solidarietà sociale esercitati nella vita e nell’ambiente rurale.
In particolare, secondo lo statuto, la Coldiretti di Torino si prefigge di:
- rappresentare e sostenere gli interessi dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli
- garantire la tutela e lo sviluppo della persona e della sua professionalità nell’ambiente agricolo e rurale
- sostenere il ruolo multifunzionale del settore agricole
- promuovere la costituzione e lo sviluppo di cooperative, associazioni di produttori
- promuovere lo sviluppo ecosostenibile dell’agricoltura e del territorio, la valorizzazione dei prodotti tipici e la loro genuinità
- svolgere azioni di formazione, formazione e divulgazione della conoscenza del mondo agricolo e rurale
- assicurare la diffusione della formazione professionale agricola, la qualificazione professionale.
- Seguendo questi principi di azione, la Coldiretti di Torino nel corso degli anni ha:
- accresciuto i servizi di assistenza tecnica e contabile ai coltivatori
- svolto una intensa azione sindacale in difesa degli interessi dei coltivatori
- incrementato le azioni per la promozione e la valorizzazione delle produzioni locali
- promosso, aderito e partecipato a numerose iniziative nel campo della cooperazione, dell’associazionismo, della formazione professionale agricola e dell’impegno sociale.
- Nelle azioni svolte per il raggiungimento degli scopi dell’organizzazione, la Coldiretti si è impegnata a promuovere congiuntamente la crescita della persona e dell’agricoltura, assicurando il contributo del settore allo sviluppo della società nel suo insieme.
La Coldiretti, inoltre, sostiene i principi della democrazia economica fondata sul confronto delle idee e di proposte tra forze politiche e sociali rappresentative in ambiti istituzionali e con adeguati strumenti di concertazione.