16 Ottobre 2014
Vaude: le imprese agricole chiedono di tornare a coltivare i fondi dell’ex poligono militare

Torino – Le Vaude non sono inquinate: dopo il responso dell’Arpa Piemonte, arrivato pochi giorni fa, Coldiretti Torino, con una lettera inviata a otto sindaci – di Rivarossa, Lombardore, San Francesco al Campo, San Carlo Canavese, Nole, Vauda Canavese, Rocca Canavese e Front – ha richiesto che le imprese agricole possano quanto prima tornare a coltivare i fondi dell’ex poligono militare.
   «Abbiamo chiesto un incontro – spiega Michele Mellano, direttore Coldiretti Torino – con tutti i soggetti interessati al fine di individuare un percorso per potere ripristinare la normale coltivazione dei fondi da parte delle aziende agricole che li hanno utilizzati nel passato e che hanno dovuto interrompere la conduzione degli stessi in seguito all’emissione delle ordinanze che ne bloccavano la coltivazione. Auspichiamo che il parere dell’Arpa Piemonte possa finalmente consentire il ripristino di un equilibrio che, per decenni, ha permesso una corretta manutenzione del territorio e lo sviluppo di diverse aziende agricole; molte sono ancora oggi gestite da giovani imprenditori che, senza quelle aree, rischiano di vedere compromesso il futuro delle loro attività».
   La richiesta di Coldiretti Torino, oltre agli otto sindaci dei Comuni della zona è stata inviata anche alla Regione Piemonte, direzione Ambiente; alla Provincia di Torino, Area sviluppo sostenibile e pianificazione ambientale, servizio gestione discariche e bonifiche; al ministero della Difesa, direzione degli armamenti terrestri, ufficio tecnico territoriale di Torino.
–73CDTO2014 –

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