TORINO – La trattativa sul prezzo regionale del latte alla stalla per la campagna 2008-2009 è bloccata: a nulla hanno portato mesi di incontri tra la parte agricola e quella industriale. Nell’ultima riunione del tavolo, gli industriali hanno rifiutato l’ennesima proposta di mediazione, avanzata dall’assessore regionale Mino Taricco, pari a 35,5 centesimi al litro, come media dell’intera stagione.
Riccardo Chiabrando, presidente Coldiretti Torino, commenta: "Il 31 marzo si chiude la campagna in corso e gli incontri non hanno prodotto risultati. Alla luce di quanto sta accadendo, ci chiediamo quale ruolo possa avere il tavolo regionale che, oltre a non indicare soluzioni, sta condizionando in negativo le trattative che i singoli produttori hanno con i caseifici che ritirano il loro latte".
"Considerato il perdurare della situazione di impasse del tavolo regionale e la sua evidente inutilità – aggiunge Chiabrando –, Coldiretti Torino propone di avviare le trattative direttamente con i singoli caseifici. La Federazione è a disposizione degli imprenditori per valorizzare un prodotto ritenuto di eccellenza e legato al territorio".
Emilio Fugazzi, direttore Coldiretti Torino, interviene: "I produttori torinesi reputano che un litro di latte alla stalla non possa essere pagato meno di 36 centesimi; lo stesso prezzo che gli allevatori hanno ricevuto per la campagna 2007-2008. Pur comprendendo le attuali criticità legate alla crisi economica globale, i coltivatori ritengono che non si possa scendere sotto questa soglia minima perché ciò significherebbe mettere in seria difficoltà molte imprese produttrici".
In questi giorni la sezione latte della Coldiretti torinese sta valutando le decisioni da prendere per sbloccare la situazione di stallo. Tra gli appuntamenti in agenda ci sono anche iniziative informative rivolte ai consumatori: infatti, mentre il latte viene pagato agli allevatori sempre meno, il prezzo sugli scaffali dei negozi non diminuisce.