30 Ottobre 2018
Torino: i danni maggiori del maltempo si segnalano nella zona nord della provincia

TORINO Nel torinese i danni maggiori causati dal maltempo si registrano nella zona nord della provincia. Il forte vento, in alcune zone, si è trasformato in tromba d'aria, sollevando le tegole dei capannoni e scoperchiando le abitazioni.
   Fabrizio Galliati, presidente di Coldiretti Torino, informa: «Nel chivassese danni rilevanti si segnalano a San Sebastiano Po, con tanto di  caduta di tegole dei cornicioni. Lungo alcune arterie statali sono stati abbattuti alberi, interrompendo il flusso veicolare. In alcune aree è saltata la corrente. Per quanto riguarda il settore agricolo non si rilevano particolari danni alle colture solo perché il mais è a fine raccolta e il grano è appena stato seminato. Si segnalano danni alle coltivazione di pioppi – rottura del tronco e allettamento – causati dal forte vento. Sempre il vento ha danneggiato le serre orticole della collina asportando le coperture di nylon. In 24 ore il livello del fiume Po è cresciuto di 3,5 metri».
   Michele Mellano, direttore di Coldiretti Torino, aggiunge: «Nel canavese le zone più colpite dalla forte pioggia e dal vento  sono quelle a nord  – Pont e Sparone – con allagamenti di case e cascine e tetti di capannoni scoperchiati. Più a sud – Rivara, Oglianico e Rivarossa –, oltre ad allagamenti e tetti dei capannoni danneggiati, si registrano serre distrutte, mentre il mais ancora da raccogliere è completamente allettato. Numerosi gli alberi e i pali della luce abbattuti dalle intemperie. Una tromba d’aria ha colpito Rivara. Danni si segnalano nelle valli Orco e Soana dove il forte vento ha fatto crollare alcuni capannoni. Una forte grandinata su Agliè ha imbiancato il territorio e il forte vento ha provocato danni a strutture agricole. A Grugliasco si segnano alcuni tetti di capannoni agricoli scoperchiati e serre danneggiate: tutti danni cagionati dal forte vento».
   A livello nazionale Coldiretti - in occasione della forte ondata di maltempo che ha provocato vittime anche a causa della caduta di rami e alberi killer favorita dalla ridotta e improvvisata manutenzione – segnala che il verde urbano pubblico in Italia in un quinquennio è aumentato del 3,7 per cento: a Torino la disponibilità di verde è di 22 metri quadrati  per abitante.

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