1 Febbraio 2010
Tangenziale Est: un tracciato condiviso e con il minor impatto su terreni fertili

TORINO – «Il tracciato definitivo della tangenziale Est deve essere condiviso con comunità locali, forze sociali e organizzazioni di categoria. Gli agricoltori chiedono di riconsiderare il progetto  in prossimità di Pessione. Inoltre, non è accettabile che una ridotta disponibilità di risorse economiche possa rimettere in discussione la parte che era prevista in galleria». Riccardo Chiabrando, presidente di Coldiretti Torino, sintetizza così le richieste dei coltivatori del Chierese rispetto al collegamento da Gassino alle porte di Poirino.
   «In primo luogo Coldiretti  sollecita una attenta e puntuale valutazione in merito alla necessità di tale opera – spiega Riccardo Chiabrando –. Chiediamo che la scelta definitiva dell’intero tracciato sia frutto di una reale concertazione. Coldiretti rimarca l’esigenza di arrivare a un progetto condiviso che definisca il percorso con il minor impatto possibile rispetto al territorio. La soluzione che appare più logica resta quella di un tracciato in larga parte in galleria, a partire  da Gassino fino in prossimità del bivio di Sant’Anna. I tunnel rappresentano un presupposto essenziale per non stravolgere il territorio e, inoltre, tale posizione è condivisa dalla maggioranza dei sindaci. Non riteniamo positive le notizie che riferiscono che la società Cap – Concessioni autostradali piemontesi – starebbe valutando tutte le soluzioni tecniche per ridurre i costi, rivedendo lo studio e il tracciato del Politecnico».
  Riccardo Chiabrando aggiunge: «Gli agricoltori esprimono preoccupazioni rispetto alle ipotesi di tracciato relative all’innesto con l’autostrada Torino-Piacenza, nei pressi della frazione Masio e, soprattutto, sul nodo di Pessione; proprio la necessità di evitare il consumo di terreno fertile impone di riconsiderare tale segmento. Nelle vicinanze di Chieri riteniamo opportuno che la tangenziale utilizzi le arterie già esistenti. Proponiamo al Comune di Chieri di farsi parte diligente coinvolgendo le amministrazioni, le parti sociali e le organizzazioni agricole per arrivare a individuare un percorso rispettoso delle esigenze delle comunità locali e del territorio».
  «Il rischio da evitare è che il tracciato della tangenziale Est venga peggiorato e stravolto da una ridotta disponibilità di risorse – conclude Chiabrando –. Nei giorni scorsi abbiamo avuto un incontro con il presidente della Provincia Antonino Saitta il quale ci ha informati che i tratti di galleria non sono in discussione».

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