15 Febbraio 2010
Tangenziale Est: Coldiretti boccia lo studio di fattibilità di Cap

TORINO – Coldiretti boccia lo studio di fattibilità della tangenziale Est realizzato da Cap – Concessioni autostradali piemontesi – e presentato nei giorni scorsi alle amministrazioni interessate dal tracciato.
   Riccardo Chiabrando, presidente di Coldiretti Torino, spiega: «Per mesi abbiamo concertato con la Provincia e con il Politecnico l’ipotesi di tracciato. Ora Cap ha pesantemente modificato il lavoro compiuto, proponendo uno studio di fattibilità che prescinde da molte indicazioni fornite dagli amministratori locali e dalla Coldiretti. Si parla molto di concertazione; qui il lavoro di mesi, che è costato ingenti risorse pubbliche, non è stato preso nella dovuta considerazione. Sono state messe in discussione parti del tracciato in galleria, da Gassino fino al bivio di Sant’Anna, dove peraltro è sparita la barriera di pedaggio: Cap propone invece un unico tratto autostradale, dalla A21 fino a Gassino. Tra l’altro, il raccordo è previsto a ridosso della Valeo, a poche centinaia di metri dall’uscita di Santena. Coldiretti, per il tratto dall’A21 fino a dopo Chieri, aveva chiesto una superstrada che utilizzasse parte dell’attuale viabilità. Una ipotesi che i tecnici di Cap hanno bocciato. Ciò significa che, tra qualche anno, potrebbe essere proposta la realizzazione di una circonvallazione per l’abitato di Pessione, con la sottrazione di altri terreni fertili all’agricoltura».
   «Inoltre, in più tratti il nuovo tracciato proposto da Cap – aggiunge Chiabrando – impatta pesantemente con le aziende agricole, riducendo drasticamente la loro capacità produttiva. Proprio attorno a Pessione Coldiretti segnala i problemi maggiori: rispetto all’ipotesi di posizionare il tracciato a ridosso del centro abitato si è invece scelto di allontanarsi non solo dall’abitato, ma anche dallo stabilimento della Martini & Rossi. Una ipotesi progettuale che compromette vaste aree fertili site al confine tra Chieri e Poirino. Proprio per il nodo di Pessione, considerato che è stata stravolta l’impostazione iniziale, Coldiretti chiede di riconsiderare la possibilità di passare a est dell’abitato. I problemi legati al reticolo idrografico del Banna secondo noi possono essere affrontati e risolti tecnicamente. Riteniamo più corretto prevedere il raccordo e la barriera di pedaggio verso Villanova e non verso Santena».
   Chiabrando chiude ricordando gli impegni a breve: «In queste settimane Coldiretti ha in agenda altri incontri con gli amministratori comunali. Lavoreremo per proporre soluzioni largamente condivise che presentino un impatto meno pesante sul territorio e sulle imprese agricole. A breve presenteremo osservazioni e  rilievi rispetto al tracciato ipotizzato da Cap. Le proposte saranno presentate in sede di tavolo Verde provinciale e agli assessorati competenti. Siamo decisi a portare avanti questa battaglia con determinazione: i nostri imprenditori agricoli ci chiedono di continuare ad avere la garanzia di un futuro. Noi non abbiamo un atteggiamento preconcetto rispetto alla realizzazione di questa infrastruttura; chiediamo però che venga realizzata salvaguardando il più possibile le aree fertili e le attività agricole».

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