12 Febbraio 2014
Susa: firmata l’intesa per trasformare l’ex polveriera in prati, pascoli e orti

Susa – Era una polveriera militare sulla Statale 24 alle porte di Susa, ora diventerà un grande spazio agricolo con 20 orti urbani e cinque lotti di pascolo a disposizione della popolazione: quattro ettari saranno restituiti a foraggio e gestiti con la fienagione e il pascolo, altri due ettari di notevole interesse naturalistico saranno lasciati liberi, 3mila metri quadrati la porzione destinata agli orti concessi in gestione ai residenti interessati.
L’intesa è stata firmata nei giorni scorsi nel municipio di Susa tra il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta, il sindaco di Susa Gemma Amprino e dal vicepresidente di Coldiretti Torino Sergio Barone.
«La bonifica, il recupero e la valorizzazione di sette ettari di terreno che erano del Demanio militare – spiega Gemma Amprino, sindaco di Susa – sono stati possibili solo grazie al dialogo e alla collaborazione fra enti. I finanziamenti per il recupero della polveriera derivano in parte – 107mila euro – dai residui del Patto territoriale e dunque potevano essere utilizzati solo per un’attività produttiva, mentre altri 192mila euro provengono dal Cipe e fanno parte delle azioni di accompagnamento alla costruzione della linea ferroviaria Torino-Lione».
«Bisogna sottolineare che questa operazione è in tutto e per tutto un’attività economica, con ricadute positive anche sul lavoro – spiega il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta –. Il recupero della polveriera è un problema ‘antico’, che ha interessato più amministrazioni nel tempo, e che oggi trova finalmente una soluzione. La Provincia di Torino è sempre disponibile a sostenere i Comuni e ad aiutarli con la propria assistenza tecnica, specialmente se sono operazioni utili».
Sergio Barone presidente della locale sezione di Sant’Ambrogio e vice presidente di Coldiretti Torino, afferma: «17 giornate piemontesi in un fondovalle di terreno fertile, tutte contigue, destinate a rispondere a un’esigenza degli allevatori e degli orticoltori rappresentano per la valle Susa un risultato tutt’altro che piccolo. Alla firma si è arrivati partendo dalle richieste ed esigenze dei nostri soci, presenti sul territorio. Qui in valle Susa si sta verificando la possibilità di recuperare terreni che attualmente sono abbandonati per assegnarli ai coltivatori che li faranno ridiventare produttivi. L’area della polveriera sita tra Susa e Bussoleno è attualmente abbandonata. Si tratta di terreni che verranno bonificati e poi, come destinazione, avranno quella di prati e pascoli. Nell’arrivare all’accordo abbiamo anche messo le basi per poter strutturare l’area con una moderna irrigazione in modo da poter così valorizzare le produzioni agricole dell’intera zona».
Michele Mellano, direttore di Coldiretti Torino, afferma: «Per arrivare alla firma la Coldiretti ha giocato un ruolo importante. Grazie alla disponibilità degli associati si potranno recuperare e restituire al settore primario 17 giornate di terreno agricolo. Un segnale importante, in controtendenza rispetto a quello che succede di solito anche in questa valle: la perdita di terreno fertile a scapito di grandi infrastrutture. Il recupero di questo territorio è importante per l’agricoltura come per l’intera economia locale della valle. Quanto previsto dal protocollo rientra perfettamente nella politica che sta portando avanti la Coldiretti per valorizzare le produzioni locali e made in Italy. L’accordo siglato a Susa deve essere preso come esempio anche per altre aree del territorio provinciale. In un momento, quale quello attuale, in cui spesso si assiste al consumo del suolo agricolo e fertile, avere la possibilità di recuperare un’area degradata per restituirla all’agricoltura è una pratica virtuosa».
I lavori alla ex polveriera prevedono due fasi: un primo lotto, finanziato con l’importo dei Patti territoriali e di cui è già stata completata la progettazione definitiva, interverrà per la sistemazione del territorio destinata agli orti e per il restauro di una delle casematte; mentre il secondo lotto prevede la sistemazione delle aree a pascolo e la demolizione dei ruderi e delle casermette, i cui detriti verranno in gran parte riutilizzati, in un’ottica di recupero paesaggistico e agricolo che punta al completo recupero e valorizzazione del suolo. È prevista in ogni caso la bonifica bellica, ma riguarderà in prevalenza gli edifici della polveriera, poiché proprio a causa della loro destinazione d’uso non sono mai stati utilizzati ordigni bellici nelle zone adiacenti. Si prevede che i lavori potranno cominciare nella prossima primavera.
«In questa zona di centro valle, tra Borgone e Susa c’è una ridente agricoltura, principalmente legata alla zootecnia – spiega Pierpaolo Davì, segretario Coldiretti della zona di Bussoleno e Rivoli –. Per prima cosa vanno segnalate le produzioni di latte, così come insiste un’azienda con produzione di carne bovina e suini. La valenza agricola di questa zona è rilevante: nel tratto di territorio che va da Bussoleno a Susa gli allevatori nelle stalle hanno oltre mille capi bovini da latte, altrettanti suini e 350 bovini da carne». Davì aggiunge: «La cosa da segnalare è che un buon numero di titolari e i coadiuvanti delle imprese agricole sono giovani, sotto i 40 anni, che stanno gestendo con professionalità le loro imprese e mostrano di credere nell’agricoltura, con ferma convinzione. Con la firma del protocollo un’area agricola potrà essere riportata a coltura e assegnata alle aziende che nel corso di questi anni potrebbero avere problematiche collegate alle grandi infrastrutture che sono programmate sul territorio della valle Susa. Un protocollo che va nella direzione di poter garantire un futuro alle imprese agricole».

–05CDTO2014 –

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