26 Settembre 2008
Successo dei voucher vendemmia in Piemonte

TORINO – "Nel settore agricolo poter sperimentare l’utilizzo dei voucher per il lavoro accessorio è sicuramente un elemento positivo". Ha aperto con queste parole Massimo Fogliato, direttore Epaca Torino, la sua relazione, al seminario organizzato da Coldiretti Torino, in collaborazione con l’Inps: "Il lavoro accessorio in agricoltura". L’incontro si è tenuto il 23 settembre scorso, a palazzo Svolta, nel capoluogo piemontese, alla presenza di imprenditori agricoli e vitivinicoli.
Riccardo Chiabrando, presidente Coldiretti Torino, ha aggiunto: "Coldiretti ha fortemente voluto l’introduzione del sistema dei voucher per andare incontro ai produttori, con una notevole semplificazione degli adempimenti burocratici a loro carico, ma anche per garantire tutele assicurative e previdenziali ai lavoratori occasionali. In tutto il Piemonte, sinora sono stati venduti 53.000 voucher, a dimostrazione del fatto che tale metodo di pagamento del lavoro agricolo risponde alla sensibilità dei nostri produttori. Ma ciò ci permette di considerare l’applicazione dello stesso metodo anche agli altri lavori stagionali del nostro settore: orticolo, floricolo, frutticolo, per citarne alcuni".
Massimo Fogliato ha spiegato: "La vendemmia è un’attività di breve durata e indubbiamente ha una propria strutturazione dal punto di vista dell’organizzazione del lavoro; bisogna dunque tenere conto delle dinamiche legate al tempo, alle possibilità di resa e, di conseguenza, nel momento in cui si deve far fronte a tale situazione non si possono considerare le logiche ordinarie dell’assunzione dei lavoratori dipendenti. Peraltro, a fronte di soggetti che danno la propria disponibilità in tempi brevi, che possono essere studenti o pensionati, vi sono anche necessità di altro genere. Il fatto stesso che la normativa abbia previsto un’esenzione totale, sia dal punto di vista fiscale sia di impatto sulla cumulabilità del reddito tra lavoro e pensione, è ovviamente un segnale positivo".
"La raccolta dell’uva rappresenta un’occasione di festa, ma anche un momento proficuo per i rapporti relazionali dell’area in cui essa si svolge – ha continuato Massimo Fogliato – con l’utilizzo dei voucher si rende il momento della vendemmia ancora più favorevole poiché più libera rispetto agli aspetti normativi del lavoro dipendente. Dal punto di vista tecnico, questa metodologia, sperimentale a livello italiano, ha consentito di poter fissare limiti assolutamente legittimi: il datore di lavoro non può superare i 10.000 euro di voucher elargiti, anche perché diversamente si andrebbe oltre quelle che sono le regole del lavoro occasionale, e lo stesso concetto di tempo limitato sarebbe fuori luogo. E’ poi fondamentale avere la tutela Inail per la copertura infortunistica che il voucher fornisce. Inizialmente era stata proposta la possibilità di accesso ai voucher sia per via telematica sia per via cartacea; quest’ultima trova decisamente maggior apprezzamento. E’ chiaro che sia in un caso sia nell’altro siamo di fronte ad una flessibilità notevole".
Riccardo Chiabrando ha concluso: "In agricoltura, inoltre, abbiamo una grande percentuale di imprenditrici che talvolta necessitano di sospendere la propria attività per un periodo limitato di tempo, ad esempio durante la maternità, e il ricorso a una figura sostitutiva in tali casi potrebbe essere agevolata dallo snellimento delle pratiche retributive che i voucher rappresentano. Lo stesso può valere per l’agricoltore che desidera prendere un periodo di vacanza, o in caso di infortunio con temporanea impossibilità di svolgere le proprie mansioni. La valida collaborazione fra Coldiretti e Inps porterà senza dubbio a migliorare il sistema e a trovare le soluzioni di cui il mondo rurale necessita".
Il direttore regionale Inps, Rosario Bontempi, e il direttore Inps area metropolitana, Giuseppe Coppola, hanno sottolineato il successo del Piemonte nella realizzazione dell’esperienza dei voucher: "Di giorno in giorno aumenta fortemente la richiesta di buoni per la vendemmia: un successo davvero importante di cui dobbiamo dar merito alla Coldiretti e la cui applicazione sarà inevitabilmente estesa, entro pochi mesi, anche ad altri settori. Ad oggi, per i voucher il giro d’affari a livello piemontese è di 530.000 euro" ed hanno auspicato che "la sinergia fra Inps e Coldiretti continui con gli stessi, proficui esiti".
Chiudendo i lavori, Emilio Fugazzi, direttore Coldiretti Torino, ha detto: "La capillare presenza sul territorio del sistema servizi Coldiretti consente di portare l’Inps in territori altrimenti non accessibili dall’Istituto. Attraverso gli sportelli del patronato Epaca l’Inps arriva tra i filari, come negli alpeggi in quota. Un altro segnale importante arrivato con la sperimentazione dei voucher vendemmia è che il mondo agricolo piemontese ha dimostrato, con i fatti, di praticare la legalità, operando, in tal modo, per il rilancio dell’economia agricola come per l’intero sistema Paese".

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