TORINO – Ogni pasto percorre in media quasi 2.000 chilometri su mezzi inquinanti come aerei, navi o camion, prima di giungere nel piatto, anche a causa di stili di vita poco attenti alla stagionalità nei consumi che portano sulle tavole degli italiani dalle ciliegie della Tasmania agli asparagi peruviani, dai fagiolini del Marocco alle more del Guatemala. E’ quanto afferma la Coldiretti che in occasione della chiusura al traffico delle principali città ha presentato una dieta antismog con la lista dei prodotti da evitare per contribuire, con stili di vita responsabili, a migliorare l’aria e a salvare ambiente e salute.
Una iniziativa che si è svolta nella giornata di sensibilizzazione “Cambiamo l’aria” in collaborazione con l’Associazione nazionale dei Comuni italiani – Anci –, con gazebo della Coldiretti, da Torino a Firenze, dove i consumatori hanno avuto modo di conoscere e imparare a distinguere i cibi che devono percorrere lunghe distanze con mezzi inquinanti da quelli di stagione e a chilometri zero.
E' stato calcolato che un chilo di ciliegie dal Cile per giungere sulle tavole italiane deve percorrere quasi 12.000 chilometri, con un consumo di 6,9 chili di petrolio e l'emissione di 21,6 chili di anidride carbonica, mentre un chilo di mirtilli dall’Argentina deve volare per più di 11.000 chilometri con un consumo di 6,4 chili di petrolio che liberano 20,1 chili di anidride carbonica e l’anguria brasiliana viaggia per oltre 9.000 chilometri, brucia 5,3 chili di petrolio e libera 16,5 chili di anidride carbonica per ogni chilo di prodotto, attraverso il trasporto con mezzi aerei.
«Il consumo di prodotti fuori stagione, provenienti di migliaia di chilometri di distanza – afferma Riccardo Chiabrando, presidente di Coldiretti Torino – è una tendenza snob in forte ascesa che concorre a far saltare il budget dei cenoni con prezzi superiori fino a oltre dieci volte rispetto a quelli di mele, pere, kiwi, uva, arance e clementine Made in Italy e appare del tutto ingiustificata perché si tratta spesso di prodotti poco gustosi e di minora qualità, essendo stati raccolti a un grado di maturazione incompleto per poter resistere a viaggi di migliaia di chilometri. Coldiretti sostiene che consumando prodotti freschi, di stagione e a chilometri zero e facendo attenzione agli imballaggi, una famiglia può arrivare ad abbattere fino a mille chili di anidride carbonica l'anno, con maggiore vantaggio per l’ambiente, per la dieta alimentare e per il portafoglio».
DIETA ANTISMOG: ECCO LA TOP TEN DEI CIBI CHE INQUINANO
Prodotto |
Paesi |
Distanza (Km) |
Emissioni (kg CO2 per kg prodotto) |
Consumo petrolio (Kg) |
Ciliegie |
Cile |
11.970 |
21,6 |
6,9 |
Mirtilli |
Argentina |
11.180 |
20,1 |
6,4 |
Anguria |
Brasile |
9.175 |
16,5 |
5,3 |
Noci |
California |
8.657 |
15,6 |
5 |
More |
Messico |
8.319 |
15,0 |
4,8 |
Salmone |
Alaska |
7.847 |
14,1 |
4,5 |
Asparagi |
Perù |
7.018 |
12,6 |
4,0 |
Meloni |
Guadalupe |
5.440 |
9,8 |
3,1 |
Melograne |
Israele |
2.324 |
4,2 |
1,3 |
Fagiolini |
Egitto |
2.130 |
3,8 |
1,2 |
Fonte: Elaborazioni Coldiretti Calcoli effettuati sulla base del trasporto aereo a/r