9 Giugno 2017
Roma vetrina dell’Igp, indicazione geografica protetta dei Vitelloni Piemontesi della Coscia

ROMA La capitale ha dato il benvenuto all’Igp, Indicazione geografica protetta, dei Vitelloni Piemontesi della coscia. Alla presentazione, a Palazzo Rospigliosi, con il presidente nazionale di Coldiretti Roberto Moncalvo, hanno partecipato 500 allevatori,  fra cui una delegazione di allevatori, guidata da Fabrizio Galliati e Michele Mellano, rispettivamente presidente e direttore di Coldiretti Torino.
    Dopo l’ufficialità da parte dell’Unione Europea del riconoscimento dell’Igp, arrivato a seguito di un iter burocratico, partito nel 2009 e fortemente sostenuto dagli allevatori di Coldiretti, l’iniziativa a Roma è stata l’occasione per conoscere e apprezzare le caratteristiche della più importante razza bovina da carne Made in Piemonte, nota in tutto il mondo per la sua qualità di altissimo livello. 
   Delia Revelli, presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa, delegato confederale, hanno tracciato il percorso che ha portato ad ottenere questo importante risultato. Carlo Gabetti e Giorgio Marega, presidente e direttore del Coalvi, Consorzio di tutela della razza Piemontese, hanno sottolineato l’importanza economica dell’allevamento  della Piemontese. A illustrare il lavoro svolto da Coldiretti all’Unione europea, Maurizio Reale, responsabile nazionale di Coldiretti a Bruxelles. Maria Caramelli, direttrice dell’Istituto Zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, ha presentato monitoraggio e analisi compiute dall’Istituto, a garanzia della sicurezza delle carni italiane. Stefania Grandinetti, agrichef di Campagna Amica, ha ricordato l’importanza nella tradizione gastronomica del Piemonte della carne bovina di razza Piemontese, facendo scoprire piatti tipici a partire dai tagli più idonei, oltre a fornire i consigli per cucinare al meglio le grigliate, in vista dell’estate. Presenti la Regione Piemonte, rappresentata da Giorgio Ferrero, assessore regionale all’Agricoltura e da Paolo Cumino, responsabile settore regionale  valorizzazione del sistema  agroalimentare e tutela della qualità.    
   Delia Revelli, afferma: «Con l’Igp abbiamo conseguito un risultato frutto di un buon lavoro di squadra tra la nostra organizzazione e tutte le associazioni, quali il Coalvi, l’Anaborapi, l’Arap Piemonte e l’Asprocarne, oltre agli uffici Confederali e a quelli di Bruxelles che hanno permesso un’accelerazione dell’iter burocratico.  L’Igp valorizza e tutela una razza bovina storica, saldamente legata al nostro territorio, il cui allevamento è sempre più diffuso. Questa razza, nel 2016, ha contato 276 mila capi. Ora guardiamo al futuro affinché questo riconoscimento si possa concretizzare sul territorio attraverso importanti progetti a beneficio delle nostre imprese e del tessuto economico locale subalpino e non solo». 
   Bruno Rivarossa aggiunge: «In Piemonte si contano 6mila aziende che allevano la razza bovina Piemontese con 300 mila capi e 15 mila addetti, con un fatturato che arriva a 500 milioni di euro. Per l’intera filiera – comprendente la logistica, il trasporto, la mangimistica, la macellazione e il sezionamento – si raggiungono gli 800 milioni di euro. Sono dati che denotano il peso del comparto sull’economia piemontese, oltre che sull’indotto. Un patrimonio consolidato grazie anche alle azioni portate avanti dagli imprenditori Coldiretti, con il circuito Campagna Amica, attraverso la vendita diretta. Risultati che, oltretutto, garantiscono al consumatore tracciabilità , elevata qualità del prodotto e sicurezza alimentare».
                                  
–35dto2017

I MERCATI DELLA DOMENICA DI CAMPAGNA AMICA

     

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