7 Luglio 2009
Ricostruire gli alpeggi, ripristinare la viabilita’

TORINO – Emergenza alpeggi. Di questo si è parlato ieri in commissione Agricoltura del Consiglio regionale. Tre le richieste della Coldiretti: ricostruire gli alpeggi, interventi sulla viabilità e monitoraggio della situazione fino al termine della monticazione.
Sergio Barone, componente la Giunta di Coldiretti Torino, riassume così l’incontro: "Abbiamo evidenziato i numerosi danni provocati alle malghe a seguito delle nevicate eccezionali della scorsa stagione invernale. Sono principalmente tre le emergenze su cui bisogna intervenire. La prima riguarda le strutture distrutte dalla neve che devono essere tempestivamente riparate: gli alpeggi vanno resi agibili al più presto; in futuro si potrà ragionare sulla loro messa in sicurezza, con interventi a medio termine, prendendo anche in considerazione una loro eventuale ricollocazione. La seconda urgenza riguarda il ripristino della viabilità; ancora oggi ci sono zone colpite da slavine che restano isolate e che non sono raggiungibili per la monticazione. La terza emergenza è legata alle condizioni dei pascoli: abbiamo chiesto alla Regione deroghe rispetto alle norme previste dalla Pac con il nuovo Psr".
Pierpaolo Davì, segretario Coldiretti della zona di Bussoleno e Susa, componente la delegazione che si è incontrata con la commissione Agricoltura, aggiunge: "Alla Regione chiediamo interventi per asportare i detriti portati dalle abbondanti nevicate. Abbiamo prospettato alla Commissione di organizzare e promuovere giornate dedicate alla pulizia di alpeggi, in collaborazione con alcuni organismi di volontariato come il Cai – Club alpino italiano – e l’Aib – il Corpo volontari antincendi boschivi. In val di Susa iniziative del genere sono già state organizzate con buon successo". Gli appelli della Coldiretti non sono caduti nel vuoto: Marco Bellion, presidente della commissione Agricoltura, ha ricordato che gli alpeggi sono una risorsa del territorio e che ogni struttura che chiusa o abbandonata difficilmente potrà riaprire. Sollecitato dalla Coldiretti, Mino Taricco, assessore regionale all’Agricoltura, ha affermato che sinora sono state reperite risorse sufficienti appena a coprire il 7-8 per cento dei danni dichiarati. Dalla riunione è emerso che le Province stanno completando una prima ricognizione dei danni presenti in tutte le vallate. Toccherà poi alla Regione trasmettere i dati al Governo. La Commissione ha concordato sulla necessità di intervenire in due tempi: solo dopo avere fatto fronte alle emergenze si potrà ragionare per mettere definitivamente in sicurezza le strutture.
Riccardo Chiabrando, presidente Coldiretti Torino, commenta: "Deve essere chiaro che gli allevatori che alpeggiano hanno bisogno di risposte in tempi brevi. Occorre intervenire sulle strutture danneggiate o crollate e ripulire le aree degli alpeggi da detriti, alberi e ogni altro materiale portato dalla neve. Bovini, ovini e caprini devono trovare riparo nei ricoveri in quota e il latte munto deve poter essere lavorato in locali idonei. La Regione ha manifestato una buona sensibilità per i problemi segnalati, ma ora ci attendiamo che dimostri capacità nell’affrontarli e risolverli". "Alla Regione – conclude Chiabrando – abbiamo anche chiesto di avviare un monitoraggio continuo e costante. Per intervenire occorre conoscere lo stato attuale delle zone colpite, ma bisogna essere coscienti che, nel prosieguo della stagione dell’alpeggio, potranno emergere altri danni. Ci riferiamo in particolare alla cotica erbosa, la cui situazione potrebbe riservare sorprese. Una variabile importante per i pascoli sarà rappresentata dall’andamento della stagione da qui in avanti, fino al termine della monticazione".

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