16 Luglio 2021
Prezzo del latte pagato alla stalla: l’abbassamento non è accettabile

A fronte dei prezzi delle materie prime alle stelle gli allevatori sono sottopagati

«Non possiamo accettare che alcuni caseifici piemontesi abbassino il prezzo del latte alla stalla riconosciuto agli allevatori. Imprenditori agricoli che devono già far fronte agli aumenti delle materie prime saliti alle stelle: con il mais che registra +50 per cento; la soia +80 per cento e le farine di soia +35 per cento, rispetto allo scorso anno».  Questo rileva Fabrizio Galliati, presidente di Coldiretti Torino, a fronte dei tentativi di speculazione che stanno emergendo nell’ultimo periodo in Piemonte.

«Con le difficoltà, causate alla pandemia arrivata con il covid-19, che gli allevatori hanno saputo affrontare con grande forza senza mai fermarsi – aggiunge Fabrizio Galliati - e in un momento in cui è fondamentale difendere la sovranità alimentare del Paese, è vergognoso che gli allevatori si vedano sottopagare il latte alla stalla, remunerato meno dei costi di produzione. Per questo Coldiretti denuncia queste speculazioni e le storture che stanno emergendo a sostegno delle imprese e dell’intero comparto lattiero-caseario piemontese. Coldiretti auspica che i caseifici che hanno unilateralmente abbassato il compenso del latte ai produttori possano rivedere il prezzo riconosciuto alla stalla che, attualmente, è sceso al di sotto dei costi di produzione. Tutto questo mentre, anche il latte spot, continua a evidenziare livelli economici importanti sui 41-42 centesimi il litro. Per Coldiretti quanto prima è necessario un adeguamento del prezzo riconosciuto agli allevatori».

Il settore lattiero-caseario piemontese nel 2019 ha segnato una Ppb, produzione ai prezzi di base, di 354 milioni di euro, pari al 10 per cento della Ppb prodotta dall’insieme delle attività agricole - coltivazioni e allevamento - subalpine. La gran parte della produzione di latte si concentra nella pianura tra Torino e Cuneo e intorno alla cintura del capoluogo regionale. Nel complesso, sempre a fine 2019, erano presenti in Regione Piemonte 2.139 allevamenti da latte o misti, pari al 5 per cento sul totale nazionale, per un totale di 300.089 capi, equivalenti al 9,5 per cento sul totale nazionale. Gli allevamenti esclusivamente da latte erano 1.504, pari al 6 per cento sul nazionale, per 241.221 capi, corrispondenti al 9 per cento sul nazionale. In Piemonte, nel periodo gennaio-luglio 2020 si sono prodotti 690.469 tonnellate di latte, erano 662.240 nell’anno 2019.

-57-ColdirettiTorino2021

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