Torino – Il nuovo bando del Psr, Programma di sviluppo rurale, sull’insediamento dei giovani agricoltori. Questo il tema scelto da Coldiretti Torino per incontrare i giovani imprenditori agricoli. Tre gli appuntamenti serali in agenda. Giovedì 17 marzo, a Cercenasco, nel salone parrocchiale di piazza Ceppi, si è svolto il primo incontro, rivolto ai giovani agricoltori di tutto il Pinerolese. Lunedì 21 marzo, a Caselle, nella sala Fratelli Cervi, in via Mazzini 60, è prevista una serata per i giovani del Ciriacese, Rivarolese, Chivassese, Rivolese e Bussoleno. Infine, martedì 22 marzo, a Carmagnola, in Ufficio Zona Coldiretti,  in via Papa Giovanni XXIII, in agenda c’è l’appuntamento per i giovani agricoltori della zona di Torino Sud.
   Le serate, che iniziano alle ore 20,45, si aprono con l’intervento di Bruno Mecca Cici, leinicese, delegato Giovani Impresa Coldiretti Torino. A seguire la relazione di Roberto Ruo Redda, responsabile area economica Coldiretti Torino. La chiusura è affidata a Michele Mellano, direttore Coldiretti Torino. Nelle tre riunioni sono altresì presenti i delegati di Coldiretti Giovani impresa Torino: Antonio Cibrario (zona di Bussoleno); Marco Gioannini (zona Calusiese); Silvio Maina (zona Carmagnolese);  Giovanni Benedicenti (zona Chierese); Roberto Vergnano (zona Chivassese); Massimo Cagliotti (zona Ciacese); Roberto Adda (zona Ivrea); Alberto Bunino e  Giuseppe Grande (zona Pinerolese); Alessandro Rosso e Serena Massa (zona Rivarolese); Federico Cairola (Zona Rivarolese); Fabrizio Bertola (Zona Torinese)
 «Nei giorni scorsi  – spiega Bruno Mecca Cici, delegato Giovani Impresa Coldiretti Torino – la Giunta regionale del Piemonte ha varato i criteri del nuovo bando del Psr sull’insediamento dei giovani agricoltori. Il bando eroga un premio di insediamento ai giovani agricoltori per l’avviamento di imprese, l’insediamento iniziale e l’adeguamento strutturale delle aziende. Lo scopo è migliorare la competitività delle imprese agricole, favorendo il ricambio generazionale. In tutto, le risorse per questo bando ammontano a 30 milioni di euro. Si tratta di un’opportunità per favorire il ricambio generazionale nel settore primario che, comunque, va valutata attentamente, caso per caso, per evitare di creare inutili aspettative. Infatti, sia le nuove norme – prima della domanda occorre già essere insediati – e, soprattutto, il punteggio richiesto, potrebbero escludere tale possibilità». 

–12CDTO2016 –