
Dopo lo stop alle importazioni il prezzo si impenna
TORINO L’emergenza sanitaria Coronavirus è alla base delle speculazioni sulla soia. Il prezzo della soia nazionale, nella rilevazione della Camera di Commercio di Torino, del 2 aprile scorso, è quotato da 373-375 euro il quintale, con un aumento, negli ultimi sette giorni, di 8 euro. A inizio anno la soia nazionale era quotata 343-345 euro per quintale. Nel settembre 2019 la quotazione era di 330-335 euro per quintale.
Fabrizio Galliati, presidente di Coldiretti Torino, commenta «Le speculazioni sul prezzo della soia, stanno pesando negativamente sul bilancio aziendale degli allevatori che utilizzano la soia come fonte proteica nell’alimentazione del bestiame. Che cosa è successo? Il mercato è stato stravolto a seguito dello stop all’importazione dall’estero della soia imposto dal Covid-19. Il grave è che i grossisti non stanno rispettando i contratti con le imprese agricole, nonostante gli accordi prevedessero un prezzo bloccato per la soia. La stortura delle contrattazioni, che vede lievitare il prezzo della soia, sta portando importanti ripercussioni negative sui bilanci economici delle nostre imprese zootecniche».
«In Piemonte sono investiti a soia 20mila ettari, impiegata soprattutto in ambito zootecnico, ma anche nell’alimentazione umana – aggiunge Fabrizio Galliati -. In base ai dati Pac 2019 gli agricoltori di Coldiretti Torino hanno coltivato 2.270 ettari di soia. In tutta Italia gli ettari coltivati a soia sono 320.000. In Italia viene prodotto il 47 per cento della produzione dell’Unione europea. La soia italiana è un prodotto dalle caratteristiche che la contraddistinguono dalle produzioni estere, con un alto tasso proteico, sicurezza alimentare e garanzia di esenzione dal transgenico. La soia italiana è Ogm free. In tutti i Paesi Ue la produzione annuale di soia è di poco superiore a due milioni di tonnellate.
Michele Mellano, direttore di Coldiretti Torino, chiude così: «A seguito di quanto sta accadendo in questo momento la Coldiretti ribadisce l’importanza di incentivare la produzione di soia a livello territoriale. Così facendo si potrebbe dare un ulteriore impulso alle filiere locali. I nostri agricoltori hanno la possibilità di farlo in collaborazione con il Consorzio Agrario del Piemonte. I vantaggi con la coltivazione della soia sul territorio locale sono molteplici: da una parte i coltivatori di soia ne gioverebbero in termini di prezzo e di qualità del prodotto offerto, dall’altro anche i consumatori potrebbero avere la certezza di consumare un alimento sano, genuino, certificato, Ogm free e prodotto in maniera sostenibile».
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