17 Ottobre 2017
Latte e prodotti lattiero-caseari: scatta obbligo etichetta made in Italy

TORINO E’ scattato l'obbligo di indicare in etichetta l'origine del latte e dei prodotti lattiero-caseari come burro, formaggi, yogurt per impedire di spacciare come made in Italy i prodotti ottenuti degli allevamenti stranieri. Fabrizio Galliati, presidente coldiretti Torino, annuncia: «E’ scaduto il termine di 180 giorni per smaltire le scorte di confezioni con il sistema di etichettatura precedente all’entrata in vigore dal decreto Indicazione dell'origine in etichetta della materia prima per il latte e i prodotti lattieri caseari, in attuazione del regolamento comunitario 1169 del 2011, firmato dai ministri delle Politiche Agricole Maurizio Martina e dello Sviluppo Economico Carlo Calenda. Si conclude positivamente una lunga battaglia della Coldiretti che risponde alle esigenze di trasparenza degli italiani che, secondo la consultazione pubblica online del Ministero delle politiche agricole, in più di 9 casi su 10, considerano molto importante che l`etichetta riporti il Paese d`origine del latte fresco (95%) e dei prodotti lattiero-caseari quali yogurt e formaggi (90,84%), mentre per oltre il 76% lo è per il latte a lunga conservazione. Con l'etichettatura di origine si dice finalmente basta all'inganno del falso Made in Italy con tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro venduti in Italia che sono stranieri, cosi come la metà delle mozzarelle sono fatte con latte o addirittura  cagliate provenienti dall'estero, senza che questo sia stato obbligatorio fino a ora riportarlo in etichetta».
    Michele Mellano, direttore di Coldiretti Torino, aggiunge: «Il consiglio ai consumatori italiani è di verificare l'obbligo di indicazione di origine del latte o del latte, usato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari. Si applica al latte vaccino, ovicaprino, bufalino e di altra origine animale e sarà riconoscibile in etichetta dalle seguenti diciture: a)  "Paese di mungitura": nome del Paese nel quale è stato munto il latte; b) "Paese di confezionamento e trasformazione": nome del Paese nel quale il latte è stato condizionato o trasformato. Se il latte o il latte usato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari è stato munto, condizionato o trasformato, nello stesso Paese, l'indicazione di origine può essere assolta con la dicitura: "origine del latte": nome del Paese. Se invece le operazioni indicate avvengono nel territorio di più Paesi membri dell'Unione europea, per indicare il luogo in cui ciascuna singola operazione è stata effettuata, possono essere utilizzate le seguenti diciture: "latte di Paesi UE" per l'operazione di mungitura, "latte condizionato o trasformato in Paesi UE" per l'operazione di condizionamento o di trasformazione. Infine, se le operazioni avvengono nel territorio di più Paesi, situati al di fuori dell'Unione europea, per indicare il luogo in cui ciascuna singola operazione è stata effettuata, possono essere utilizzate le diciture: “latte di Paesi non UE” per l'operazione di mungitura, “latte condizionato o trasformato in Paesi non UE” per l'operazione di condizionamento o di trasformazione».
–55to2017

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