18 Febbraio 2013
La Provincia rimborsa i danni

Torino – «L’assessorato all’Agricoltura e alla tutela della fauna e della flora della Provincia di Torino ha annunciato che provvederà al pagamento dei danni arrecati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole e ai pascoli alpini nelle aree di protezione faunistica  per gli anni 2010, 2011 e 2012 – afferma Roberto Moncalvo, presidente Coldiretti Torino –. La decisione arriva dopo l’azione di Coldiretti Torino che, nelle scorse settimane, ha incontrato l’assessore all’Agricoltura della Provincia per esporre le ragioni degli imprenditori agricoli che, da troppo tempo, attendono il pagamento dei danni.  I pagamenti annunciati dalla Provincia interessano 340 aziende agricole: in tutto sono 1.339.582 euro».
   Diego Furia, direttore Coldiretti Torino, spiega: «Apprendiamo con soddisfazione che la Provincia di Torino mantiene gli impegni presi e concordati con Coldiretti. Con l’avvio del pagamento dei risarcimenti di fatto si stempera la tensione che vivevano gli imprenditori agricoli, da anni in attesa di tale provvedimento. Deve però essere chiaro che il problema dei danni dei selvatici alle colture agricole resta immutato. Non solo, negli ultimi mesi i danni sono in aumento. E si tratta di un fenomeno che investe gran parte del territorio provinciale, a macchia di leopardo». 
   Roberto Moncalvo aggiunge: «Coldiretti ha chiesto alla Regione, nell’attesa della nuova, necessaria, legge regionale sulla caccia, proposte concrete per arginare, una volta per tutte, il problema dei danni dei selvatici alle coltivazioni, ormai insopportabili per i coltivatori. La battaglia contro gli ungulati è condotta a beneficio degli imprenditori che vedono minacciate le loro colture e per evitare l’abbandono delle aree agricole più colpite da questo problema oltre che per avere più sicurezza sulle strade in modo da ridurre il numero di  incidenti stradali causati dai selvatici».
   La Provincia di Torino informa che non essendo stati erogati i previsti trasferimenti provenienti dall’assessorato Regionale ai parchi e aree protette, è stato necessario utilizzare fondi per investimenti inizialmente destinati ad altri scopi e attualmente bloccati nelle casse dell’Ente per rispettare il Patto di stabilità. I danni denunciati, riscontrati e giudicati risarcibili, riguardano, per il 52 per cento dell’ammontare totale, la coltura del mais, per il 31 per cento prati e pascoli, per il 13 per cento frutteti e per la residua parte del 4 per cento colture orticole e vivaistiche. La specie che causa più danni è il cinghiale, responsabile di oltre l’80 per cento degli eventi dannosi segnalati, seguono i corvidi  con il 18 per cento.

–13CDTO2013 –

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