3 Luglio 2010
La mucca Lola in piazza Palazzo di Citta’

Torino – La mucca Lola sarà presente al mercato tematico Oasi dei prodotti tipici, organizzato dalla Coldiretti, per domani, domenica 4 luglio, in piazza Palazzo di Città. L’iniziativa rientra nella mobilitazione dei berretti gialli piemontesi per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di privilegiare negli acquisti prodotti rintracciati, la cui origine sia dichiarata, anche quando sono trasformati.
   In mattinata, dalle 10 alle 12, davanti al palazzo municipale, fra le sessanta bancarelle di prodotti tipici e di eccellenze enogastronomiche, alla presenza della vera Lola – frisona di cinque anni, proveniente da un allevamento di Beinette, in provincia di Cuneo, simbolo delle mucche piemontesi –  i coltivatori offriranno gratuitamente ai consumatori 500 litri di latte crudo, proveniente da allevamenti torinesi e 100 chilogrammi di mozzarelle, preparate da caseifici di aziende agricole del territorio. La Coldiretti ha invitato all’iniziativa di sensibilizzazione politici e amministratori di Regione, Provincia e Comune.
   Pieno appoggio all’iniziativa arriva da Alessandro Altamura, assessore al Commercio, al turismo, alle attività produttive e al Marketing urbano della città di Torino: «Come assessorato al Commercio, sostengo la mobilitazione avviata da Coldiretti per una filiera agricola tutta italiana e la manifestazione di domenica 4 luglio in piazza Palazzo di Città. Siamo consapevoli dell’attenzione che deve essere dedicata alla completa tracciabilità del prodotto e all’indicazione di origine degli alimenti. I prodotti agricoli autoctoni costituiscono uno degli elementi di maggior pregio del Made in Italy e della nostra economia. Sostenendo l’iniziativa intendiamo contribuire a sensibilizzare i consumatori affinché comprendano le differenze esistenti tra i prodotti importati di dubbia origine e qualità e le produzioni locali, che rappresentano una componente essenziale per la filiera agricola tutta italiana». 
L’iniziativa della Coldiretti arriva due giorni dopo la mobilitazione nazionale svolta al Palalottomatica, a Roma, il 2 luglio, al quale erano presenti 15.000 coltivatori, e tre giorni prima del ritorno alle frontiere. Mercoledì 7 luglio gli imprenditori agricoli del Piemonte presidieranno il Frejus per smascherare le importazioni anonime che giungono sul territorio piemontese. I Coldiretti subalpini chiederanno alle forze dell’ordine di controllare i mezzi che attraversano il tunnel, portando in Piemonte e in Italia prodotti agroalimentari di dubbia origine e qualità: dalle cagliate destinate a essere trasformate in formaggi, alle mezzene bovine, dalla carne ovina alle cosce di maiale già semilavorate, pronte per essere stagionate e – magari – spacciate per prosciutto crudo nostrano.

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