TORINO – In seguito agli eventi che hanno colpito il territorio di Bussoleno, con la frana che ha provocato ingenti danni, Coldiretti Torino esprime la propria preoccupazione per quanto accaduto.
   Sergio Barone, vice presidente di Coldiretti Torino, afferma: «Quanto successo in queste ore a Bussoleno appare come la diretta conseguenza dei danni portati dagli incendi dell’autunno scorso. Dopo la devastazione del fuoco è necessario agire tempestivamente con interventi di ingegneria naturalistica, per cercare di rallentare e regimare lo scorrimento delle acque piovane».
   Fabrizio Galliati, presidente di Coldiretti Torino, aggiunge:  «Gli incendi dello scorso autunno hanno minato e reso più fragile il territorio: le piogge di questi giorni hanno fatto il resto. Coldiretti auspica che in valle di Susa possano essere messi in atto gli interventi necessari a rendere più sicure le aree boscate colpite da incendi così come tutto il restante territorio montano. Sono necessari operazioni di ingegneria naturalistica, senza utilizzo di cemento».
   Fabrizio Galliati chiude: «Ogni giorno in Italia sparisce terra utile in agricoltura per un equivalente di 400 campi da calcio, pari a oltre 280 ettari. In Italia oltre l’80 per cento dei comuni sono esposti al pericolo frane e alluvioni. In val di Susa i boschi bruciati non sono più in grado di trattenere l’acqua piovana, tantomeno le cospicue quantità scaricate a terra durante i nubifragi. Da sempre gli imprenditori agricoli presidiano il territorio e la loro opera deve essere considerata insostituibile».

-32cdto2018