14 Marzo 2017
Filiera del grano della collina chivassese

CHIVASSO Coldiretti Torino e il Molino di Casalborgone hanno siglato un accordo per dare vita alla Filiera del grano della collina chivassese. L’obiettivo è valorizzare la cerealicoltura e le attività di trasformazione nell’areale che comprende i Comuni di Brozolo, Brusasco, Casalborgone, Castagneto Po, Cavagnolo, Lauriano, Monteu da Po, Rivalba, San Raffaele Cimena, San Sebastiano Po, Sciolze e Verrua Savoia. Coldiretti Torino e il Molino di Casalborgone intendono coinvolgere nel progetto anche i panificatori e gli utilizzatori professionali delle farine prodotte dalla filiera. La firma all’accordo è arrivata martedì 7 marzo, a Chivasso, nella sede dell’ufficio zona di Coldiretti, alla presenza di: Fabrizio Galliati, presidente Coldiretti Torino; Ornella Cravero, presidente della sezione Coldiretti di Casalborgone e componente di Giunta di Coldiretti Torino; Andrea Gaiato, titolare del Molino di Casalborgone; e degli agricoltori che aderiscono al progetto della Filiera del grano della collina chivassese.
   «Questa filiera è stata costituita grazie alla volontà di alcuni giovani agricoltori della nostra zona che hanno chiesto a Coldiretti di valorizzare il grano coltivato nelle nostre colline ­ – spiega Ornella Cravero –. Abbiamo avviato contatti con il Molino di Casalborgone e oggi arriva la firma dell’accordo di filiera. Coltivare il grano in collina richiede impegno e fatica. Con questo accordo di filiera portiamo valore aggiunto a queste coltivazioni e lo distribuiamo agli agricoltori».
   Andrea Gaiato, titolare del Molino di Casalborgone, afferma: «Il senso di questo accordo è valorizzare il territorio coinvolgendo gli agricoltori, chiamandoli a fornire un grano qualitativamente adeguato alla preparazione delle farine. Oggi per ottenere farine con le caratteristiche chieste dal mercato dobbiamo correggere i nostri grani con cereali che arrivano altre parti d’Italia come dall’estero: Francia, Germania, Austria e anche dall’America. Questa filiera è una grande scommessa. L’obiettivo è vedere se riusciamo, qui, nel nostro territorio, a coltivare e produrre grani con caratteristiche qualitative pari a quelle  dei grani che arrivano da altre parti di Italia come dall’estero»
   Fabrizio Galliati afferma: «Questa filiera? E’ un progetto innovativo, che coinvolge una delle aree più difficili che abbiamo sul territorio metropolitano di Torino. La collina ha una grande frammentazione fondiaria, ha gli svantaggi della montagna senza godere dei benefici e, naturalmente non ha i vantaggi della pianura. In questo contesto le aziende agricole di collina fanno fatica a resistere e ad andare avanti. In questa zona operano molti giovani agricoltori: proprio da loro è nata l’idea della filiera. Le aziende agricole si impegnano a produrre rispettando un preciso disciplinare. Il mulino si impegna a valorizzare queste produzioni. Il valore aggiunto del prodotto viene redistribuito agli agricoltori. La filiera oggi parte con il coinvolgimento degli agricoltori e del mulino: l’obiettivo è quello di coinvolgere anche i panificatori. In tutto il territorio della collina chivassese i panificatori rimasti sono solo più 5. Questa filiera è una sfida impegnativa e affascinate che Coldiretti ha ritenuto di cogliere. Una filiera che si pone l’obiettivo di valorizzare le potenzialità della collina. Oltre al frumento ci sono anche altri cereali, legumi e nocciole che potranno essere valorizzati».

–20cdto2017

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