26 Gennaio 2015
Fabrizio Galliati, nuovo presidente di Coldiretti Torino

Torino – Fabrizio Galliati è il nuovo presidente di Coldiretti Torino. Lo ha eletto l’assemblea elettiva dei presidenti di sezione, riunita oggi, lunedì 26 gennaio 2015, in sala Londra, al Centro congressi Lingotto fiere. Nel suo intervento, subito dopo l’elezione, Fabrizio Galliati, ha toccato molti settori, partendo dalle problematiche del latte: «Gli allevatori hanno la necessita di vedere riconosciuto un prezzo alla stalla più equo. Mentre i costi di produzione salgono, il prezzo per i produttori continua a scendere e, sugli scaffali, i costi per il latte e i lattiero-caseari non calano. Nel settore bovini da carne dobbiamo continuare a valorizzare la razza Piemontese, così come tutte le altre razze bovine da carne. Un obiettivo che pensiamo di raggiungere con alcuni progetti di filiera, già avviati: gli allevatori hanno la necessità di vedere riconosciuto un prezzo che consenta di remunerare i costi di produzione che continuano a lievitare».
   «Per il settore dei cereali l’annata 2014 è stata condizionata dall’andamento meteo sfavorevole – ha detto Fabrizio Galliati –. Coldiretti è impegnata con una serie di progetti di filiera: si tratta di iniziative che, per grano e soia, prevedono il coinvolgimento del Consorzio agrario. Per il settore frutticolo quella appena chiusa è stata una delle peggiori annate, penalizzato da clima ostile e prezzi bassi, a volte neppure sufficienti a fare fronte ai costi delle operazioni di raccolta. L’embargo Russo ha avuto come conseguenza altri pesanti riflessi negativi».
  «Anche per gli ortaggi – ha aggiunto Fabrizio Galliati – Coldiretti ha avviato progetti di filiera con l’obiettivo di valorizzare non solo gli agricoltori in vendita diretta, ma anche tutte le altre imprese del comparto». «Per il settore vitivinicolo – ha aggiunto il neo presidente – chiediamo di valorizzare al meglio le produzioni presenti in molte parti della provincia. Un obiettivo che si potrà raggiungere solo operando in collaborazione con tutte le realtà del settore».
   In merito al progetto Campagna Amica, il neo presidente ha detto: «I mercati dei produttori di Campagna Amica sono una realtà consolidata a Torino città, come in molti comuni della provincia. L’intento di Coldiretti è valorizzare le produzioni agricole attraverso la filiera corta, accorciando i passaggi dal campo alla tavola, consentendo così agli imprenditori di ritagliarsi margini economici equi. Oggi sempre nuove amministrazioni locali ci chiedono di organizzare mercati dei produttori; la nascita di nuovi mercati è condizionata dalla presenza e disponibilità delle aziende agricole in vendita diretta».
   Non è mancato un passaggio sull’Imu: «Il Governo ha mantenuto gli impegni assunti a rivedere, anche per il 2014, i criteri individuati per la delimitazione dei terreni agricoli con l’esenzione per tutti nei comuni montani e a favore dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali, o a chi a loro affitta, in quelli parzialmente montani». Toccando le questioni delle aziende florovivaistiche Galliati ha detto: «I problemi attuali sono da ricondurre alla forte contrazione di mercato determinata, da un lato dal calo degli investimenti pubblici nel settore del verde, dall'altro dalla  forte contrazione del mercato immobiliare. Inoltre la profonda situazione di crisi ha portato una forte contrazione degli acquisti da parte delle famiglie».
   Da Galliati è emersa preoccupazione per «i tempi lunghi che sembrano profilarsi per l’apertura dei nuovi bandi sul nuovo Psr, Programma di sviluppo rurale. Le bozze sono state inviate dalla Regione mesi fa a Bruxelles, ma le risposte sembrano essere tutt’altro che tempestive. Per contro, le imprese agricole hanno necessità di poter contare quanto prima sull’apertura di nuovi bandi e, possibilmente, sulla riduzione della burocrazia. Un altro aspetto che preoccupa riguarda le regole del nuovo Psr. Coldiretti chiede che, contrariamente a quanto avvenuto in passato, le regole non vengano più cambiate in corso d’opera». Sulla chiusura della Provincia di Torino e la nascita della città metropolitana di Torino, il presidente ha detto: «Sin dall’inizio di questo percorso la Coldiretti ha chiesto che le deleghe e servizi erogati dalla Provincia venissero mantenuti in modo da non penalizzare le aziende agricole». Presenti oggi all’assemblea di Coldiretti Torino il presidente nazionale Roberto Moncalvo e Antonio De Concilio, direttore Coldiretti Piemonte.
   Fabrizio Galliati, 39 anni, coniugato con Alessia, ha due figli, Luca, 11 anni e Andrea di 6. E’ titolare dell’azienda florovivaistica Vivai Galliati, sita nel comune di Verrua Savoia. L’azienda è specializzata nella produzione di rose, piante da frutta e arbusti ormamentali da esterno. Fabrizio Galliati è in Coldiretti sin dal 1994, quando è entrato quale componente del Movimento giovanile. Nel 1995 è eletto delegato provinciale dei giovani, carica che mantiene fino al 2001. Dal 1999 al 2008 ricopre la carica di presidente del Consorzio Agricolfidi Torino; dal 2008 e fino al 2010, è componente del cda di Agricolfidi Nord Ovest, in rappresentanza della federazione torinese. Dal 2012 è componente il consiglio di Coldiretti Torino.
   Il presidente Fabrizio Galliati subentra al settimese Roberto Moncalvo, eletto presidente di Coldiretti Torino nel dicembre 2011. Dal dicembre 2012 Moncalvo ha ricoperto la carica di presidente di Coldiretti Piemonte e, dal novembre 2013, è presidente nazionale di Coldiretti, sesto presidente nazionale Coldiretti.
   In sostituzione di Roberto Moncalvo, l’assemblea ha nominato componente del consiglio direttivo Danilo Rossetto, di Chivasso, imprenditore agricolo con azienda a indirizzo cerealicolo-zootecnico che si estende su 160 giornate piemontesi; in stalla 150 capi di razza Frisona, che producono latte.

–02CDTO2015 –
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