TORINO – Con il termine agricoltura sociale si intende quell’attività che impiega le risorse della zootecnia e dell’agricoltura, la presenza di piccoli gruppi famigliari e non, che operano nelle aziende agricole, per promuovere azioni terapeutiche, di riabilitazione, di inclusione sociale e lavorativa, di ricreazione, di servizi utili per la vita quotidiana e di rieducazione.
Emilio Fugazzi, direttore Coldiretti Torino, spiega: "L’utilizzo dell’agricoltura sociale è diffuso in Europa, dove – ad esempio – nazioni come l’Olanda conta 750 imprese che vi si dedicano, iscritte in un apposito registro e che traggono reddito da tale attività. In Italia solo da pochi anni si stanno avviando pratiche di agricoltura sociale; in particolare, nella provincia di Torino sono state intraprese esperienze a opera di Coldiretti Torino e di una serie di altri attori del territorio".
A questo proposito sono in fase di realizzazione alcune esperienze: il "Progetto fattorie sociali", promosso dalla Provincia di Torino, assessorato al Lavoro, coordinato da Zona Ovest srl, con il coinvolgimento di Coldiretti Torino, dell’università di Agraria, del centro di formazione Enaip, di Alpignano, e di Confcooperative Torino; "Modello di fattoria sociale e valorizzazione dei prodotti etici" e "Opportunità, servizi, prospettive delle nuove aziende agricole multifunzionali a carattere sociale", entrambi coordinati da Coldiretti Torino e finanziati grazie al contributo della Camera di commercio di Torino.
Emilio Fugazzi aggiunge: "Il lavoro svolto nell’ambito dell’agricoltura sociale ha visto la diffusione degli agriasili, prime esperienze in Italia di aziende agricole che forniscono servizi di cura ai bambini in modo continuativo. Attualmente le aziende aperte sono due: l’agrinido Il Nido in fattoria, di Bricherasio, e l’agrinido-fattoria didattica La Piemontesina, in frazione Mandria, a Chivasso. Altre imprese sono vicine all’apertura delle attività. Il progetto degli asili è stato realizzato anche grazie all’accompagnamento della Provincia di Torino, in particolare degli assessorati Pari opportunità e Agricoltura, che per sostenere maggiormente l’iniziativa hanno deliberato l’adesione al protocollo finalizzato alla diffusione degli agriasili nella provincia torinese".

INFO Gli imprenditori interessati all’agricoltura sociale possono rivolgersi a Stefania Fumagalli, tel. 335-421922, 011-6177290.