Torino – Tra le otto giovani imprese agricole piemontesi finaliste di Oscar Green 2015, premio promosso da Coldiretti Giovani Impresa, due sono Torinesi: Enrico Brusa, dell’azienda agricola Fiorendo, di Pinerolo; Rachid Elrhazali dell’omonima azienda agricola, di Luserna San Giovanni. L’obiettivo di Oscar Green 2015, arrivato alla IX edizione, è valorizzare le giovani realtà imprenditoriali italiane del settore agricolo e alimentare, che sono state capaci di emergere tra le altre grazie a un modello di impresa innovativo e sostenibile.
Nella categoria “Campagna Amica”, finalista regionale è l’azienda agricola Fiorendo, nata negli anni Novanta dall’iniziativa di Fiorella e Guido che lasciano la città e il lavoro per seguire la passione per la natura. Ciò li spinge a realizzare un’oasi a disposizione di quanti vogliono godere di un soggiorno rilassante. Iniziarono con l’acquisto di una baita e poi, una dopo l’altra, ne vennero acquistate altre, procedendo con il vero e proprio recupero di una borgata destinata al totale abbandono. Il 1993 segna l’inizio dell’attività agrituristica che poi si è estesa con la ristorazione e la didattica. Con il passaggio della titolarità al figlio l’attività agricola si è ampliata con coltivazioni e allevamenti biologici. Ultima soddisfazione è la costruzione del caseificio che, pur essendo all’avanguardia per strutture e macchinari, mantiene la tradizione nell’allevamento di capre autoctone, al pascolo libero, e dalle quali si ricava il latte per la confezione del tomino del Talucco che vanta le caratteristiche di gusto e bontà derivanti dall’alimentazione naturale del bestiame.
Nella categoria “Impresa 2.terra” finalista regionale è Rachid Elrhazali, imprenditore che pratica agricoltura in modo naturale, responsabile e accessibile a tutti e semina cambiamenti attraverso percorsi di inclusione sociale e progetti con il territorio. L’azienda nasce a fine 2013, come start-up, promossa da Diaconia Valdese e Coldiretti, con l’obiettivo di ridare vita a terreni inutilizzati, creare occupazione giovanile, sviluppare servizi di inclusione e promuovere sviluppo locale. L’azienda agricola produce frutta e verdura con tecniche ecocompatibili. Predilige la biodiversità, coltivando varietà locali e antiche. Il frutteto aziendale è progettato come un campo catalogo, contenente antiche varietà. Tra le produzioni, anche piccoli frutti. L’azienda è fattoria didattica. L’azienda agricola ha avviato quattro percorsi di inclusione sociale con: Comunità Montana, Asl To3, Engim e Centro per l’Impiego. Con Coldiretti e Diaconia partecipa al progetto TerraAbiliTà , volto a definire un kit per favorire l’inserimento di operatori disabili nelle aziende agricole.
La premiazione della finale regionale di Oscar Green si è tenuta nei giorni scorsi a Expo, nello stand Coldiretti. Alla premiazione hanno partecipato: Delia Revelli, presidente Coldiretti Piemonte; Antonio De Concilio, direttore Coldiretti Piemonte; i direttori ed i dirigenti delle federazioni provinciali; i delegati Giovani Impresa delle varie province, capitanati da Valentina Binno, delegato regionale. Presente anche Giorgio Ferrero, assessore regionale all’Agricoltura. Per Coldiretti Torino erano presenti il presidente Fabrizio Galliati, il direttore Michele Mellano e Bruno Mecca Cici, delegato provinciale Giovani Impresa.
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TUTTE LE IMPRESE PIEMONTESI PREMIATE
Di seguito l’elenco delle imprese premiate per le rispettive categorie.
–Per la categoria “Campagna Amica”, finalista regionale è: Enrico Brusa dell’azienda agricola Fiorendo, di Pinerolo. Motivazione: per aver ridato vita ad un territorio destinato al completo abbandono ed aver colto in pieno lo spirito del vero km 0 nella ristorazione.
–Per la categoria “Impresa 2.terra” finalista regionale è: Rachid Elrhazali dell’omonima azienda agricola, di Luserna San Giovanni. Motivazione: per la lungimiranza nell’aver favorito l’ occupazione giovanile, sviluppato servizi di inclusione e promosso lo sviluppo locale.
–Per la categoria “Fare rete”, finalisti regionali sono: Giovanni e Marco Allocco dell’omonima azienda agricola, di Bra, in provincia di Cuneo. Motivazione: per la capacità di innovare e creare sinergia sul territorio proponendo produzioni di qualità.
–Per la categoria “Paese Amico” finalista regionale è: don Franco Belloni, dell’Istituto superiore “G. Bonfantini”, di Novara. Motivazione: per la spiccata sensibilità ed il grande impegno nel dare speranza e creare nuove prospettive lavorative in un paese fortemente disagiato per le frequenti calamità naturali, Haiti.
–Per la categoria “We Green” finalista regionale è: Eleonora Brovelli dell’impresa “Cooperativa pescatori acquacultori del Golfo di Solcio”, di Solcio di Lesa, in provincia di Novara.
Motivazione: per aver saputo implementare l’attività tradizionale di famiglia completandola e valorizzando i prodotti caratteristici del proprio territorio.
–Menzioni speciali Menzione speciale a: Canevaro Luca dell’azienda agricola Canevaro Sandro, di Avolasca, in provincia di Alessandria. Motivazione: per aver saputo cogliere le esigenze di mercato ed aver inserito nuovi prodotti che rappresentano la genuinità del Made in Italy anche all’estero.
–Menzione speciale a: Cerini Alberto dell’azienda agricola Cerini Armando, di Varallo, in provincia di Vercelli. Motivazione: per aver intrapreso la strada del rinnovamento mantenendo un forte legame con il territorio e la comunità perseguendo l’obiettivo dell’efficienza.
–Il premio Massimiliano De Concilio è stato assegnato a: Matteo Garberoglio dell’azienda agricola Carussin”, di San Marzano Oliveto, in provincia di Asti. Motivazione: per aver saputo cogliere nei tempi della natura il fermento dell’innovazione.
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