23 Maggio 2017
Dopo lo stop ai voucher la Coldiretti chiede di individuare una valida alternativa

TORINO  «Senza voucher a livello nazionale si perdono opportunità di lavoro per 50mila giovani studenti, pensionati e cassintegrati, impiegati in campagna nella stagione primaverile ed estiva». E’ quanto afferma la Coldiretti, sottolineando la necessità di costruire ex-novo uno strumento che possa rispondere alle stesse esigenze delle imprese e dei lavoratori per non perdere opportunità occupazionali.
   Fabrizio Galliati, presidente Coldiretti Torino, afferma: «L’impiego dei voucher in agricoltura è stato pari ad appena l’1,6 per cento del totale, praticamente stabile da cinque anni, perché è l’unico settore rimasto “incatenato” all’originaria disciplina “sperimentale” con tutte le iniziali limitazioni, solo lavoro stagionale e solo pensionati, studenti e percettori di integrazioni al reddito. In agricoltura nel 2016 sono stati venduti solo 2.210.440 voucher, addirittura in calo rispetto all’anno precedente e più o meno gli stessi del 2012, per un totale di oltre 380mila giornate di lavoro che hanno aiutato ad avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti e a mantenere attivi molti anziani pensionati nelle campagne senza gli abusi che si sono verificati in altri settori. In Piemonte il numero dei voucher è di 200mila l’anno; in provincia di Torino sono stimati in  20.000».
   Michele Mellano, direttore Coldiretti Torino, sintetizza così le richieste di Coldiretti: «Occorre ora individuare una valida alternativa perché, con l’abrogazione della disciplina del voucher, il sistema agricolo è stato doppiamente penalizzato in quanto, se da una parte non si riscontravano nel settore indizi di abnorme e fraudolento utilizzo da dover correggere, dall’altra certamente  l’intero percorso di emersione intrapreso dal 2008 ad oggi rischia, in assenza di interventi adeguati, di andare perduto».
   Il presidente di Coldiretti Torino Fabrizio Galliati chiude così: «Con lo stop ai voucher viene a mancare uno strumento utile, di cui si è fatto un corretto e misurato uso e che ha consentito nel tempo di coniugare gli interessi dell’impresa agricola, per il basso livello di burocrazia, con la domanda di lavoro. E’ quindi necessario al più presto, costruire uno strumento che al pari del voucher, semplifichi la burocrazia, sia agile e flessibile, rispondendo soprattutto ad un criterio di tempestiva disponibilità all’impiego e generi opportunità di integrazione al reddito per giovani studenti, pensionati e cassa integrati, garantendo  una adeguata copertura assicurativa».

–32cdto2017

I MERCATI DELLA DOMENICA DI CAMPAGNA AMICA

     

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