12 Agosto 2015
Dal via alla legge sull’agricoltura sociale un nuovo modello di welfare, lavoro e cibo civile

Torino – «Nasce un nuovo modello di welfare che vede l’agricoltura protagonista con progetti imprenditoriali dedicati esplicitamente ai soggetti più vulnerabili che devono fare i conti con la cronica carenza dei servizi alla persona». E’ quanto afferma Coldiretti, nell’esprimere apprezzamento per il via definitivo alla legge sull'agricoltura sociale. Stanno infatti nascendo esperienze molto diversificate che vanno dal recupero e reinserimento lavorativo di soggetti con problemi di dipendenza (droga e alcool in particolare) all’agricoltura terapeutica (ortoterapia, ippoterapia ecc.) con disabili fisici e psichici, reinserimento sociale e lavorativo di persone emarginate (minori a rischio, disoccupati di lunga durata) fino alla fornitura di servizi civili per la popolazione (agri-asili, servizi per anziani). 
   «Anche nel territorio della provincia di Torino, ormai dal 2002 – dichiara il presidente di Coldiretti Torino Fabrizio Galliati – sono attivi diversi progetti di agricoltura sociale, dagli agri-asili (primi nati a livello nazionale), alle co- terapie verdi e con animali, ai progetti di inserimento al lavoro di soggetti vulnerabili».
   Tra gli esiti più interessanti di queste sperimentazioni vi è quello che ha portato alla produzione di "cibo civile". I produttori di cibo civile collaborano con consumatori, cittadini e istituzioni pubbliche nella realizzazione di pratiche di produzione e scambio di alimenti attenti ai temi della sostenibilità sociale ed economica, ai valori dell’etica e della responsabilità rispetto ai bisogni di comunità e ai principi del dono e della reciprocità, oltre che del mercato. Le aziende agricole che realizzano cibo civile, attraverso i processi agro-zootecnici e in accordo con il terzo settore e con i servizi socio-sanitari pubblici di territorio, assicurano azioni di formazione, inclusione sociale e lavorativa di persone a bassa contrattualità, nuovi servizi co-terapeutici per un largo spettro di persone, servizi civili ed educativi per le popolazioni anziane o per bambini.
   Sul territorio della provincia di Torino, la ricerca-intervento realizzata da Coldiretti, in collaborazione con il prof. Francesco Di Iacovo, dell'università di Pisa, in tre anni ha consolidato, oltre al concetto di cibo civile, una rete di 38 imprese agricole, 15 cooperative sociali, Comuni,  Consorzi pubblici dei servizi e Gal, Gruppi di azione locale.
   «In questo arco di tempo, senza finanziamento pubblico diretto – precisa il prof. Francesco Di Iacovo – sono stati creati 36 posti di lavoro per persone a bassa contrattualità (persone con disabilità mentale, donne vittime di tratta, persone in uscita da percorsi di dipendenza), nuovi servizi per circa 200 persone ogni anno (bambini, adulti e anziani), un volume economico di attività di 3 milioni di euro ogni anno nelle aziende agricole coinvolte e un risparmio pubblico di investimento di 7 milioni di euro per i posti di lavoro creati,  fornendo risposte utili alla crisi economica e del welfare pubblico e infrastrutture vitali utili per le popolazioni locali».
   Oltre al progetto del "cibo civile", nel 2014 è stato avviato il progetto "Agriable", con questo progetto gli Agriturismi aderenti all’associazione Terranostra di Coldiretti, diventano più accessibili. «Lavorare in termini di maggiore accessibilità – conclude Michele Mellano, direttore di Coldiretti Torino – significa agire con azioni a favore di persone con disabilità fisica, rimuovendo quindi le barriere architettoniche, ma anche rivolgere attenzione alle persone con particolari esigenze alimentari, quali diabete, celiachia, intolleranze alimentari o, semplicemente, organizzare servizi per le famiglie con bambini».
   Agriable è un progetto che, inizialmente, è stato finanziato dal Fondo sociale europeo, Por Regione Piemonte. Coldiretti Torino, con la sua rete di agriturismi di Campagna Amica, è soggetto capofila ed è affiancato da una serie di partner tra cui l’IsIitt, Istituto italiano per il turismo per tutti, l’agenzia di comunicazione Bluebook e l’ente di formazione Engim Piemonte. Al partenariato si sono affiancati alcuni soggetti strategici, in particolare Ue.Coop, coinvolgendo le  cooperative turistiche e sociali e Cpd, Consulta per le persone in difficoltà che, da sempre, lavora per garantire i diritti alle persone con difficoltà e ha ideato e gestisce il progetto regionale “Turismabile”.

–40CDTO2015 –

I MERCATI DELLA DOMENICA DI CAMPAGNA AMICA

     

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