CASALBORGONE – Lunedì 25 luglio è stata costituita l’associazione tra proprietari forestali Gente di Bosc Grand. Accoglie agricoltori e proprietari di boschi di Casalborgone, Rivalba e Castagneto Po, nell’omonimo SIC, Sito di interesse comunitario. Il direttivo, guidato da Ornella Cravero, è completato da: Ermes Camino, vice presidente; Claudia Capone, segretario; e dai consiglieri Francesco Bastianini e Giovanni Lana. L’associazione ha stabilito la propria sede nella casa comunale di Casalborgone. Tra la quindicina di Soci fondatori anche il Comune di Casalborgone, sulla base di una delibera di consiglio, assunta all’unanimità giovedì scorso. Altre adesioni arrivate saranno accolte nella prima seduta del direttivo.
«L’associazione Gente di Bosc Grand – spiega la presidente Ornella Cravero – è chiamata a dare gambe a un progetto di gestione complessiva dei boschi degli associati, che vuole tenere insieme tutela dell’ambiente, semplificazione burocratica e crescita economica delle imprese e del territorio, salvaguardando in pieno i diritti delle proprietà. Primo e immediato obiettivo per l’associazione, la partecipazione alla Misura del Programma di sviluppo rurale della Regione Piemonte, specifica per le aree forestali comprese nei SIC, la 12.2.1 – Compensazione mancati redditi e costi aggiuntivi da vincoli ambientali nelle Aree Natura 2000».
Dalla presidente della neonata associazione arriva un primo appello: «Tutti coloro che vogliono partecipare attivamente a questa scommessa, sia proprietari, sia imprese agricole e forestali del territorio, sono assolutamente benvenuti. Le porte dell’associazione sono sempre aperte: più si è, maggiore forza potrà avere la voce dell’associazione Gente di Bosc Grand».
Fabrizio Galliati, presidente Coldiretti Torino commenta: «salutiamo con favore la costituzione dell'associazione forestale Gente di Bosc Grand, che nasce con l'intenzione di aderire alla Misura del Piano di sviluppo Rurale della Regione Piemonte, specifica per le aree forestali comprese nei Sic, la 12.2.1, ma anche per stimolare la collaborazione tra le persone e le imprese, per affrontare in modo propositivo i problemi che investono aree più marginali del nostro territorio e che necessitano di forte coesione per poter esprimere il potenziale di sviluppo che, ne siamo convinti, possiedono».
Il presidente Fabrizio Galliati aggiunge: «Il fatto che più ci piace è che si sia creato un processo dalla base che è l'impulso che la nuova programmazione comunitaria predilige per sostenere progetti di sviluppo locale e che rappresenta la base di lavoro per tutti quei tanti territori della Città Metropolitana che da tempo utilizzano questi strumenti come base per la crescita dei territori. Il fermento generato da queste idee ha, sin da subito, avuto l'effetto positivo di stimolare sul territorio la creazione di iniziative analoghe ad evidenziare la bontà del principio di base e siamo sicuri che tutte godranno dello stesso successo».
–44CDTO2016 –