Chivasso – Il 4 febbraio si è svolto un sopralluogo nell’area interessata dal progetto proposto dalla ditta SMC spa “Wastend, l’Officina del futuro”. Erano presenti tutti i componenti la Conferenza dei servizi.
   Gian Luigi Surra, responsabile ufficio Territorio di Coldiretti Torino, spiega: «Obiettivo dell’uscita una ricognizione dello stato dell’area. Si è evidenziato che insediare nuove discariche su quelle preesistenti presenta una serie di criticità. Di norma le nuove discariche non sono costruite su aree che accolgono discariche esaurite. In futuro potrebbero sorgere problemi per la stabilità e l’impermeabilizzazione del fondo per i nuovi impianti ».
   «Un’altra criticità emersa durante il sopralluogo è legata alla prevista realizzazione dell’impianto di separazione e valorizzazione dei rifiuti – aggiunge Fabrizio Galliati, presidente Coldiretti Torino –. L’area Chind, in base alla carta comunale dei dissesti, è potenzialmente esondabile. In questa zona non sono ammessi interventi da realizzarsi sotto il piano di campagna. Il progetto presentato prevede invece diversi manufatti non compatibili con la carta dei dissesti».
   Dopo il sopralluogo, il crono programma della Conferenza dei servizi prevede la stesura del verbale definitivo, con l’invio al soggetto proponente SMC, delle varie osservazioni evidenziate. Successivamente il responsabile del procedimento, sospenderà l’iter della Conferenza dei servizi, questo in attesa delle controdeduzioni che la società proponente vorrà predisporre in risposta alle osservazioni. Verrà poi convocata un’ulteriore seduta delle Conferenza dei servizi per emettere il provvedimento definitivo.
  «Anche in occasione del sopralluogo è chiaramente emerso che l’ampliamento della discarica non è a servizio esclusivo dello stabilimento, ma bensì per accogliere rifiuti pericolosi che, potenzialmente, potranno pervenire da ogni regione d’Italia – chiude Michele Mellano, direttore Coldiretti Torino –. In queste settimane la Coldiretti del Chivassese prosegue gli incontri di informazione con gli associati rispetto al progetto Wastend. Tutto questo mentre Coldiretti Torino continua a essere fermamente contraria a questo progetto. Sin dall’inizio gli agricoltori hanno subito evidenziato che si poteva accettare un ampliamento della discarico, solo a patto che l’impianto servisse esclusivamente la zona del Chivassese».

–07CDTO2015 –