Torino –  «L’accordo a livello nazionale getta le basi per una corretta attualizzazione del prezzo del latte – spiega Fabrizio Galliati, presidente di Coldiretti Torino –. Ora diventa fondamentale che le industrie di trasformazione del nostro territorio, oltre alla Lactalis, riconoscano questo aumento di prezzo e per raggiungere tale risultato sarà altrettanto importante il ruolo delle Istituzioni regionali piemontesi affinché se ne possa incrementare l’effetto».
    «L’intesa raggiunta con la Lactalis al ministero dell’Agricoltura  – aggiunge Fabrizio Galliati – rappresenta un primo passo avanti a seguito della mobilitazione che ha coinvolto 400 allevatori della nostra provincia a Ospedaletto Lodigiano, dove Coldiretti ha presidiato, per quattro giorni, il centro di distribuzione della multinazionale oltre che davanti all’Esselunga di corso Traiano a Torino».
   L’accordo prevede, per il prossimo trimestre, un aumento di 2,1 centesimi, al quale va ad aggiungersi il centesimo garantito dal ministero delle Politiche agricole con aiuti straordinari dell’Unione Europea.  Altrettanto importante è stato il raggiungimento di un protocollo d’intenti per la stabilità e la sostenibilità della filiera lattiero casearia italiana con cui ciascun componente della filiera stessa si impegna a valorizzare il latte e i prodotti lattiero caseari italiani al fine di assicurare la giusta remuneratività di ciascun componente nel rispetto della trasparenza e dell’equità.
   «L’accordo è una prima boccata d’ossigeno per le nostre aziende che stanno vivendo un momento di forte crisi – afferma Michele Mellano direttore di Coldiretti Torino –. Coldiretti continuerà, inoltre, a portare avanti la mobilitazione finalizzata a ottenere l’origine in etichetta per il latte Uht, lo yogurt e per tutti gli altri prodotti lattiero caseari, a tutela delle produzioni del territorio e dei diritti dei consumatori». 

–64CDTO2015 –