9 Ottobre 2018
Coldiretti Torino denuncia atti vandalici e furti contro le recinzioni elettrificate anti-cinghiali. Fili recisi con cesoie e batterie rubate

TORINO – «Gli atti vandalici ai danni di recinzioni anti-cinghiali sono l'ultimo atto di una convivenza, quella tra gli animali selvatici con il mondo che ruota loro intorno e le aziende agricole, ormai insostenibile». E’ la denuncia di Fabrizio Galliati, presidente di Coldiretti Torino.
   «Gli allarmi relativi ai danni all'agricoltura, ma soprattutto al concreto rischio di abbandono dei campi da parte degli agricoltori con le relative ripercussioni in termini di presenza umana e gestione del territorio sono all'ordine del giorno», aggiunge Fabrizio Galliati, che prosegue –.  Nel frattempo, negli ultimi dieci anni, le aree della nostra provincia più colpite dai selvatici hanno visto dimezzare le superfici coltivate a cereali. Quello che spesso fatica a emergere è l'impegno che gli agricoltori dedicano alla protezione dei loro campi attraverso misure di contenimento ecologiche, come le false semine, ma soprattutto il posizionamento di recinzioni elettriche a tutela del proprio lavoro, dedicando tempo e risorse economiche importanti che superano i 500 euro per ettaro».
Fabrizio Galliati prosegue: «Questi metodi, sebbene dispendiosi e spesso poco efficaci, rappresentano l'unica arma di difesa che gli imprenditori agricoli possono attuare di loro sponte. Sabotare queste installazioni aggiunge danno al danno, rendendo sempre più pesante la difesa dai selvatici e innalzandone l'impatto economico sull'impresa. I fili a basso voltaggio vengono tranciati di netto, con cesoie, vanificandone l'efficacia in modo istantaneo e su tutto il perimetro. Non solo, ma anche il furto e la manomissione di batterie sono episodi ricorrenti nei confronti dei quali l'agricoltore può fare ben poco, se non affidarsi agli interventi selettivi totalmente dipendenti dalla capacità e volontà delle squadre di ATC e CA».
   «Vandalismi e furti – spiega Michele Mellano, direttore di Coldiretti Torino – sono episodi inqualificabili che non si spiegano e che meriterebbero di essere fortemente sanzionati. Coldiretti invita i soci, vittime di tali episodi, a sporgere denuncia alle forze dell’ordine, evidenziando le prove. Coldiretti si costituirà parte civile non appena se ne presenterà l'occasione».

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