TORINO – L’innovazione in agricoltura è stata la protagonista della “Cena dei cretini”, organizzata ieri, lunedì 21 novembre, dalla Vetreria nei propri locali di corso Regina Margherita, 27 a Torino. Nel corso della serata Ortja ha presentato la propria piattaforma di crowdfunding nata a Torino per sostenere lo sviluppo delle realtà produttive enogastronomiche e ha siglato un protocollo d’intesa con Coldiretti Torino finalizzato a garantire la qualità e la territorialità dei produttori presenti sulla piattaforma.
Fabrizio Galliati, presidente di Coldiretti Torino, informa: «Crediamo che l’innovazione in agricoltura sia necessaria per sviluppare il sistema produttivo italiano e che il web debba essere uno strumento da utilizzare sempre di più per incentivare e far conoscere l’eccellenza dei prodotti tipici italiani».
«Ortja – aggiunge uno dei suoi soci fondatori – vuole portare il web sul campo di grano, dando a tutti i piccoli produttori la possibilità di raccogliere fondi in rete e di farsi conoscere in un mercato sempre più ampio, senza però perdere la qualità dei propri prodotti».
La prima campagna di raccolta fondi su Ortja è stata lanciata da Panacea Social Farm, start up torinese a vocazione sociale che, grazie all’appoggio di alcune aziende agricole della provincia di Torino ha avviato un progetto di recupero e valorizzazione di grani antichi. Il progetto di filiera degli antichi grani funziona grazie al coinvolgimento di vari attori: la materia prima, ovvero il frumento tenero di varietà tradizionali, viene coltivato dalle aziende che hanno sede e terreni nel parco di Stupinigi, area naturale protetta alla porte della città di Torino. Il grano viene poi trasferito in un mulino che, in seguito al processo di lavorazione, fornisce la farina a Panacea che sforna pane e prodotti da forno.
Il progetto per la filiera del grano, già vincitore del Premio Oscar Green 2016, è stato presentato con l’obiettivo di incrementare la coltivazione di varietà tradizionali di cereali arricchendo il patrimonio di biodiversità attualmente proposta. «Siamo innovatori per natura e per passione – afferma Isabella de Vecchi, di Panacea Social Farm – e per questo motivo abbiamo deciso di lanciarci nel mondo del crowdfunding agricolo, con l’intenzione di far conoscere i nostri prodotti ad un pubblico sempre più vasto e di raccogliere fondi per iniziare la coltivazione di grani antichi».
Nel corso della serata è stata anche presentata la seconda campagna che verrà lanciata su Ortja, DàDA Miele, un piccolo produttore di eccellenza di Casalborgone che ha fatto conoscere i suoi prodotti abbinandoli al pane di Panacea. «DàDA è una piccola azienda con l'idea di rimanere piccola – racconta il fondatore, Daniele Scala – gestire pochi alveari per curare al massimo la qualità dei raccolti, per essere veloce nell'inseguire fioriture, per badare personalmente a ogni singola colonia di api, a ogni singolo vasetto. Attraverso Ortja voglio realizzare un laboratorio d’avanguardia dedicato solo alla lavorazione dei mieli liquidi e cremosi ed al loro confezionamento».
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22 Novembre 2016
Coldiretti, Panacea, DàDA Miele e Ortja insieme per innovare l’agricoltura