6 Settembre 2011
Coldiretti chiede garanzie per la vendemmia delle uve di Chiomonte e Giaglione

Torino – Proseguono gli incontri periodici del tavolo che vede confrontarsi Coldiretti Torino, prefetto, questore e Ltf  rispetto a quanto sta avvenendo a Giaglione e a Chiomonte nell’area del cantiere della Maddalena. «Le nostre richieste – spiega Riccardo Chiabrando, presidente di Coldiretti Torino – ora sono mirate a consentire ai coltivatori di accedere ai vigneti per eseguire le lavorazioni e, da metà settembre, avviare la vendemmia delle pregiate uve. Al tavolo la Coldiretti porta le difficoltà che i viticoltori devono quotidianamente fronteggiare per accedere ai terreni che sovente sono teatro di scontri tra le forze dell’ordine e alcune frange di No Tav».
«Il tavolo compie un costante monitoraggio della situazione di accesso ai vigneti e alla cantina Clarea – aggiunge Chiabrando – struttura di recente costruzione, situata in regione Maddalena, presso il sito archeologico omonimo, al fine di evidenziare le problematiche emergenti e porre in atto tutte le iniziative a tutela delle imprese agricole. Sinora, a fronte delle nostre richieste, registriamo una buona disponibilità. Continueremo a monitorare e a verificare che quanto concordato venga attuato nei tempi e modi dovuti».
   «Un risultato ottenuto – spiega Sergio Barone, membro di Giunta di Coldiretti Torino e rappresentante dei coltivatori della valle di Susa – riguarda la sistemazione carrozzabile di via San Martino, che permette, pur tra difficoltà logistiche, di accedere ai fabbricati della cooperativa Clarea senza interferire con le opere di cantiere, nonché l’apertura di un varco nuovo per accedere a vigneti che restavano praticamente interclusi. Tra le altre cose, Coldiretti al tavolo ha rimarcato la richiesta di tutela dei viticoltori che operano in zona, al pari delle imprese incaricate di attivare i cantieri per il tunnel geognostico».
   Diego Furia, direttore di Coldiretti Torino, aggiunge: «La Maddalena è la zona principe per i pregiati vini della Valsusa. Sono ormai tre lustri  che la Comunità montana ha avviato un progetto di valorizzazione dei vigneti locali, per il quale ha stanziato ingenti risorse, poi proseguito con fondi comunitari. L’avvio del cantiere per realizzare il tratto esplorativo non può certo pregiudicare gli investimenti sinora fatti. La stima del volume di affari che ruota attorno alle vigne è ragguardevole; oltre al comunque rilevante valore economico, abbiamo chiaro che è in gioco il futuro delle imprese agricole della zona e, financo, l’intera filiera locale delle produzioni tipiche. I viticoltori chiedono dunque di poter compiere con tranquillità nelle prossime settimane le operazioni di vendemmia: noi ci auguriamo e siamo fiduciosi che tale obiettivo possa essere raggiunto senza difficoltà».

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