25 Marzo 2016
Coldiretti ad Arpea: «Occorre pagare subito la Pac 2015 per fornire ossigeno immediato a tutte le imprese»

Torino – Occorre accelerare i tempi di pagamento della Pac 2015 rispetto alle tempistiche previste dall’organismo pagatore. Questa la richiesta di Coldiretti presentata nei giorni scorsi nell’incontro in Regione presieduto dall’Assessore all’Agricoltura Giorgio Ferrero alla presenza del direttore di Arpea Riccardo Brocardo. Coldiretti ha ribadito la necessità di accelerare i tempi di pagamento della Pac 2015 rispetto alle tempistiche previste dall’organismo pagatore.
  «Serve un’azione immediata che sblocchi i pagamenti alle circa 40 mila imprese agricole piemontesi, di cui 10 mila solo nella provincia di Torino, che attendono di ricevere quanto dovuto – spiega Fabrizio Galliati, presidente di Coldiretti Torino –. L’importo atteso è di 250 milioni di euro per tutto il Piemonte, di cui circa 65 milioni per le imprese agricole della sola provincia di Torino. Risorse fondamentali per la sopravvivenza delle stesse aziende e del conseguente indotto. Apprezziamo l’impegno dell’assessore Giorgio Ferrero nella convocazione urgente dell’incontro che auspichiamo possa quanto prima dare risultati». 
   Michele Mellano, direttore di Coldiretti Torino, aggiunge: «La situazione economica e le difficoltà del comparto agricolo rendono fondamentale l’erogazione immediata dei fondi europei spettanti alle imprese. Coldiretti chiede un atto di coraggio che consenta di superare le difficoltà burocratiche che rallentano i pagamenti, molte aziende non hanno nemmeno percepito un primo acconto nel 2015 e stanno ancora attendendo il pagamento dell’intero importo, tra cui molte operano in zona montana e svantaggiata».
Fabrizio Galliati chiude: «Serve un’azione che possa rilanciare l’agricoltura che nella nostra provincia genera un indotto di notevole portata. L’economia del nostro territorio non può ripartire se non dall’agricoltura. Il Piemonte rappresenta la terza agricoltura a livello nazionale e la provincia di Torino la seconda a livello regionale». 

 –14CDTO2016 –

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