L'Unione Europea fa marcia indietro sulla raccomandazione a non usare l'augurio di Buon Natale come buona pratica per non offendere i non cristiani.
L’addio al Natale sarebbe stata l’ultima follia dell’Unione europea che avrebbe tradito le proprie radici religiose come sta già facendo per quelle culturali e alimentari, cancellando millenni di tradizioni popolari. Coldiretti aveva bocciato le nuove linee guida della “corretta comunicazione” di Bruxelles secondo le quali "ogni persona nell'Ue ha il diritto di essere trattato in maniera eguale” e le festività quindi non dovranno più essere riferite a connotazioni religiose come il Natale, ma citate in maniera generica. Una omologazione di nomi e identità che impoverisce l’Unione e la rende più debole nei suoi capisaldi come il Natale il cui il valore religioso e culturale – sottolinea la Coldiretti - si fonde con la tradizionale famigliare di comunità che si rinnova sulle tavole delle feste soprattutto nell’eccezionale periodo storico che il mondo vive con la pandemia Covid che fa ancora paura.
Dopo gli insetti a tavola, i finanziamenti alla carne in provetta e l’etichetta Nutriscore che confonde i consumatori, dall’Europa arriva, quindi, un nuovo, vero e proprio tradimento al cuore della nostra cultura.