Torino – «A tre anni dalla realizzazione del primo mercato dei produttori in provincia – avviato a Chieri nel giugno 2008 – martedì 3 maggio, la Coldiretti ha inaugurato il primo mercato pomeridiano dei produttori di Campagna Amica nel capoluogo piemontese, in via Mittone, nel quartiere Parella – afferma Diego Furia, direttore di Coldiretti Torino –. E’ stato realizzato grazie all’impegno della Circoscrizione IV e del Comune, inizialmente in via sperimentale per sei mesi, il martedì e il giovedì, dalle ore 15 alle 19».
 «All’interno del mercato – prosegue Diego Furia – cerchiamo di dare ai consumatori una vasta gamma di prodotti: formaggi (caprini e bovini), latte crudo, yogurt, ortofrutta, miele, carne, salumi, trasformati di frutta e verdura, farine, trote. I mercati pomeridiani di Campagna Amica sono un tassello del progetto di Coldiretti per una filiera tutta agricola e tutta italiana. Essi rappresentano il biglietto da visita, la faccia di quello che è l’impegno delle imprese agricole nei confronti dei consumatori che cercano salubrità alimentare, trasparenza, Made in Italy, prodotti a chilometri zero, rapporto con il territorio. Nelle piazze italiane, nei mercati di Campagna Amica, i consumatori possono trovare tutto ciò dietro la faccia di ogni imprenditore agricolo».
   «A partire da giugno 2008 – precisa Riccardo Chiabrando, presidente di Coldiretti Torino – la Federazione, in tutta la cintura torinese, ha aperto 14 mercati dei produttori, pomeridiani, sempre improntati sulle caratteristiche di stagionalità, di chilometri zero, di prodotto fresco, appena raccolto, sicuro e garantito, nei quali i nostri produttori hanno un rapporto diretto con gli acquirenti, applicando ai prodotti agroalimentari in vendita un prezzo giusto. Questa è la sintesi del significato dei mercati di Campagna Amica: Coldiretti, a livello nazionale, ne ha già aperti più di mille, nell’ottica di incontrare il cittadino-consumatore per trasmettergli le caratteristiche delle nostre produzioni, per spiegare il lavoro che c’è da fare per ottenere il cibo che portiamo in tavola, la provenienza e le modalità di conservazione e consumo».