7 Settembre 2010
Appello di Coldiretti alle istituzioni per contrastare l’avanzata dei selvatici

Torino – Ennesimo appello di Coldiretti alle istituzioni per contrastare l’avanzata dei cinghiali. «Segnalazioni di danni alle colture arrivano dai coltivatori di tutta la provincia – spiega Riccardo Chiabrando, presidente di Coldiretti Torino – anche se le zone con effetti più devastanti sono quelle dell’area circostante il parco regionale La Mandria, dove centinaia di cinghiali hanno distrutto molti campi di mais e prati stabili. Stesse informazioni arrivano anche dalla collina torinese, dalle aree del Canavese,  dell’Eporediese e da alcune vallate alpine. Gli ungulati tengono sotto scacco troppi terreni agricoli e le aree minacciate aumentano sempre più».
 «Gli imprenditori agricoli  - prosegue Riccardo Chiabrando – vogliono poter coltivare e produrre e non sono certo interessati a inseguire gli indennizzi. Il nostro obiettivo è fare in modo che i cinghiali e gli altri selvatici non rovinino il raccolto e per raggiungerlo c’è un solo modo: il numero dei cinghiali va drasticamente ridotto. Noi chiediamo abbattimenti costanti e continui per ridurre al minimo la loro presenza sul territorio  in modo che sia compatibile con l’attività agricola. Oggi sono maggiormente minacciate alcune aree della pianura, la collina torinese, ma anche alcune zone montane nelle quali i cinghiali arrecano danni pesanti ai pascoli utilizzati per la monticazione».
   «Da sempre – aggiunge Diego Furia, direttore di Coldiretti Torino – noi chiediamo un forte impegno dell’amministrazione pubblica, ma i nostri appelli cadono spesso nel vuoto. Nei prossimi giorni incontreremo il nuovo prefetto di Torino Alberto Di Pace, appena insediato; oltre ai saluti di benvenuto e di buon lavoro, faremo presente che i selvatici rappresentano un serio problema per l’agricoltura torinese. Al prefetto, come alla Regione, alla Provincia e agli enti locali, chiediamo interventi sinergici e univoci per arrivare a risposte concrete. Ricordo che oltre a cagionare danni alle imprese agricole, i cinghiali sono un problema per l’intero territorio».
   Il direttore dei berretti gialli torinesi continua: «La sicurezza nelle aree rurali e periurbane è minacciata a causa della proliferazione di animali selvatici come i cinghiali che stanno invadendo campi coltivati, centri abitati e strade dove rappresentano un grave pericolo per le persone e le cose. Inoltre, la moltiplicazione degli animali selvatici sta provocando gravi perdite economiche con i danni che - conclude Diego Furia – hanno superato in Italia i 70 milioni di euro all'anno, stimati da un rapporto Eurispes. In provincia di Torino oltre la metà dei danni si registra nelle aree in prossimità dei parchi: le segnalazioni di episodi di danneggiamenti sono più di mille. Sempre in provincia le battute di caccia avviate dai selecontrollori nelle zone più a rischio sono oltre 400 l’anno e portano all’abbattimento di 500 cinghiali, una minima parte della popolazione stimata che continua ad aumentare».

I MERCATI DI CAMPAGNA AMICA A TORINO E IN PROVINCIA

     

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