Al via la prima Scuola di pastorizia d’Italia
Partirà a settembre nella Granda, iscrizioni aperte
Si diventa pastori con la passione e con l’esperienza… ma non solo. Sempre più servono competenze professionali di carattere generale e specialistico, perché essere pastori oggi significa sviluppare un progetto d’impresa in un contesto di straordinaria bellezza, ma anche di particolare fragilità. Si tratta di gestire un patrimonio che occorre conservare e valorizzare, quello dei nostri pascoli di collina e montagna che, se abbandonati o mal gestiti, andranno perduti per sempre.
Di qui nasce l’idea di una “Scuola di pastorizia”, progetto che, almeno nella sua fase iniziale, ha voluto partire proprio dal settore che più di altri è in grado di valorizzare i pascoli oggi maggiormente esposti al rischio di abbandono: l’allevamento degli ovini e dei caprini, animali rustici ma generosi, in grado di fornire prodotti di grandissima qualità.
Prima in Italia, ma non in Europa, già presente in altri Paesi UE, la Scuola di Pastorizia si prefigge lo scopo di creare nuove opportunità professionali favorendo l’insediamento di giovani imprenditori, sostenere lo sviluppo socio-economico delle aree collinari e montane in un’ottica di sostenibilità ambientale, attraverso processi di diversificazione e valorizzazione dei prodotti.
Dunque un’opportunità. Sia per coloro che non operano nel settore agricolo e non hanno una specifica formazione ed esperienza professionale in quest’ambito, ma desiderano sviluppare un’attività d’impresa in questo settore. Sia per chi, pur già impegnato in attività di questo tipo o in possesso di un titolo di studio a indirizzo agricolo, intendono acquisire competenze più specifiche sull’attività di allevamento ovicaprino.
Rivolgendosi a un pubblico ampio e diversificato, la Scuola si articola in diversi moduli formativi che gli allievi potranno scegliere di frequentare singolarmente o in toto: 315 ore di lezione teoriche e pratiche, suddivise in tre moduli da 105 ore ciascuno, e 50 ore di stage in azienda per chi ha partecipato ad almeno uno dei primi due moduli. L’attività formativa, che vedrà coinvolti l’Università degli Studi di Torino e l’Istituto lattiero-caseario di Moretta, si concentrerà in 2-3 giorni a settimana con orario 9:00-17:00 e con sedi in Provincia di Cuneo.
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