Torino – In occasione del convegno di Coldiretti Torino organizzato nell’ambito della rassegna Carne di razza Piemontese, in programma a Cavour dal 3 al 10 aprile scorso, sono emerse nuove progettualità: «Tre soggetti – produttori, esercenti pubblici e consumatori – lavorano insieme per arrivare a siglare un accordo di filiera che valorizzi il territorio e le produzioni locali, stagionali, sicure e di qualità. Coldiretti Torino, Fiepet – la federazione degli esercizi pubblici della Confesercenti – e Movimento Consumatori hanno avviato una prima fase di sperimentazione, a partire dalla carne di razza bovina Piemontese. Si tratta di una iniziativa che rientra nel progetto Coldiretti di costruire una filiera agricola tutta italiana».   Diego Furia, direttore di Coldiretti Torino, riassume così l’esperienza che si propone di coinvolgere anche altri comparti produttivi agricoli. 
«Le imprese agricole – prosegue Diego Furia – devono avere la loro giusta redditività e gli esercizi pubblici devono poter avere motivo di vanto nel promuovere prodotti di qualità con trasparenza. I consumatori sono interessati a sapere davvero che cosa mangiano, da dove viene e che faccia ha il produttore: questo nostro progetto pilota rappresenta una risposta a tutte queste esigenze».
   Stefano  Papini, presidente provinciale Fiepet Confesercenti, afferma: «Stiamo lavorando a un progetto pilota con l'intento di realizzare un nuovo sistema per la somministrazione di prodotti di qualità piemontesi, legati al territorio e a chilometri zero. Intendiamo andare incontro alle esigenze dei consumatori, migliorare la qualità dei servizi che offrono i nostri esercizi pubblici e aumentare la loro competitività. Per la prima volta in provincia di Torino queste tre categorie si ritrovano e lavorano in sinergia per costruire un percorso comune. Un altro nostro obiettivo è migliorare il posizionamento di mercato dei pubblici esercizi».
   Alessandro Mostaccio, presidente del Movimento Consumatori Piemonte, spiega: «Il nostro intento è ricollegare tra loro i pezzi della filiera che va dalla produzione degli alimenti nei campi fino alla somministrazione di cibo negli esercizi pubblici. L'obiettivo è far sì che i consumatori sensibili rispetto alla provenienza locale, alla qualità e alla tipicità degli alimenti possano consumare tali produzioni a prezzi accessibili. L'ambito di questa sperimentazione – aggiunge Alessandro Mostaccio –  è la valorizzazione dei prodotti locali. Il nostro intento più generale è rimettere in contatto la campagna con la città, ricollegando tutti gli attori che vogliono ricucire la filiera tradizionale secondo nuovi presupposti di trasparenza e di reciproco rispetto».
   Riccardo Chiabrando, presidente di Coldiretti Torino, riassume: «Il progetto intende rilanciare la filiera della carne bovina Piemontese, che in questo momento sta vivendo un momento di difficoltà, e nel contempo vuole rappresentare il valore dell’alimentazione sana, tradizionale e locale,  avviando un percorso di qualità del cibo a favore dei consumatori. Con tale sperimentazione proponiamo che la carne bovina allevata nelle stalle piemontesi possa essere presente nei piatti dei menu offerti dai locali pubblici che a mezzogiorno alimentano impiegati e lavoratori della città della Mole, dove i consumatori potranno trovare informazioni complete sulla tracciabilità del prodotto e, se vorranno, potranno recarsi nelle cascine per acquistare direttamente la carne nei punti di vendita diretta».
  Coldiretti, Fiepet e Movimento Consumatori sono al lavoro per stilare l’elenco dei produttori agricoli e dei locali pubblici che avvieranno la sperimentazione che partirà con la carne di razza Piemontese e che proseguirà anche con ortofrutta, formaggi e con altre produzioni agricole.