4 Giugno 2021
A Torino con la pandemia aumentano i meno abbienti

Tra le iniziative di solidarietà di Coldiretti la “Spesa sospesa”

Anche nel territorio della Città Metropolitana di Torino l’emergenza sanitaria e la crisi da Covid-19 hanno influito sul calo dei consumi e sull’allargamento della fascia di povertà della popolazione. Un’analisi della Camera di Commercio di Torino ha evidenziato come a fine 2020 la spesa media mensile delle famiglie torinesi si è fermata a 2.430 euro, in calo rispetto al 2019 del -4,8% (-123 euro), di poco al di sotto dei livelli raggiunti nel 2016. «In tutta Italia, l’emergenza Covid-19 ha visto salire a 5,6 milioni le persone in povertà assoluta, un milione in più in un anno con il record negativo dall’inizio del secolo – informa Fabrizio Galliati, presidente di Coldiretti Torino -. Questo emerge dall’analisi di Coldiretti, su dati Istat relativi al 2020, divulgata in occasione dell'ultimo rapporto dell'Ilo, l'Organizzazione internazionale per il lavoro. Secondo lo studio la pandemia da Covid-19 nel mondo ha fatto precipitare nella povertà 100milioni di lavoratori, colpendo soprattutto America Latina, Europa e Asia centrale.  In Italia nel 2020, più di una famiglia su quattro, ha dichiarato un peggioramento della propria situazione economica, rispetto all’anno precedente. Un fenomeno che ha colpito più le regioni ricche del Centro e del Nord rispetto al Mezzogiorno».

«La povertà – precisa Fabrizio Galliati – cresce soprattutto al Nord, area particolarmente danneggiata dalla pandemia, dove la percentuale di poveri assoluti passa dal 6,8 al 9,4 per cento.  Fra i nuovi poveri ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalla limitazioni imposte dal covid-19. E tra le famiglie in difficoltà, a preoccupare è anche il milione e 346mila bambini e ragazzi under 18, classificati come poveri nel 2020: sono 209mila in più, rispetto all’anno precedente».

«Per arginare questa situazione è scesa in campo la solidarietà. Quasi un italiano su tre, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè – aggiunge Andrea Repossini, direttore di Coldiretti Torino - ha partecipato a iniziative solidali, beneficienze e donazioni, a favore dei nuclei meno abbienti, più bisognosi, piegate dalla crisi arrivata dall’emergenza coronavirus. In Italia, dall’inizio della pandemia, sono stati 6milioni i chili di prodotti tipici Made in Italy, a chilometri zero e di qualità, distribuiti dagli agricoltori della Coldiretti e del circuito Campagna Amica, per assicurare ai bisognosi un pasto di qualità».

Come in tutta Italia anche a Torino la Coldiretti ha avviato iniziative a sostegno delle famiglie in difficoltà. Gli aiuti ai meno abbienti sono stati ufficializzati a fine del 2018 con l’avvio dell’iniziativa “Spesa sospesa” durante il Villaggio Coldiretti di Torino, alla presenza del vescovo di Torino mons. Cesare Nosiglia e della sindaca Chiara Appendino. «In collaborazione con S-Nodi Caritas e l’Associazione Fa bene– spiega Andrea Repossini - nei mercati di Campagna Amica domenicali di Torino si è iniziato a raccogliere prodotti agroalimentari. I consumatori ai mercati degli agricoltori in vendita diretta acquistano alimenti poi donati alle famiglie meno abbienti, segnalate dalla Caritas e dai servizi territoriali. Tra i prodotti donati non solo ortofrutta di stagione, prodotti a chilometri zero, ma anche formaggi, carne, miele e decine di trasformati. I prodotti – alcuni donati dagli agricoltori – sono raccolti a fine mercato e, in poche ore, vengono distribuiti sulle tavole dei nuclei familiari bisognosi».

«A fine anno a Torino, come in tutta Italia, Coldiretti ha distribuito i pacchi della solidarietà, – precisa Andrea Repossini -. Per la distribuzione ai bisognosi, ci siamo appoggiati a vari partner istituzionali e enti: la Città di Torino, il Sermig, le città di Chieri, Carmagnola, Settimo Torinese. Un secondo giro di pacchi della solidarietà l’abbiamo concluso nei giorni scorsi. In tutto sono stati distribuiti 70 quintali di prodotti. A Torino il progetto Spesa sospesa continua e si consolida: la raccolta di cibo prosegue nei mercati domenicali di Campagna Amica e in quelli settimanali di alcuni comuni della provincia. In queste settimane il progetto Spesa sospesa vede aggiungersi sempre nuovi mercati, le ultime candidature sono di Cuorgnè e Ciriè e altre richieste sono in arrivo».

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I MERCATI DI CAMPAGNA AMICA A TORINO E IN PROVINCIA

     

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