Collegno – “L’Orto che cura”: questo il progetto, avviato dal comune di Collegno, finanziato dalla Compagnia di San Paolo e realizzato in partenariato con la Cooperativa sociale “Airone” , la Coldiretti Torino e il Patto Territoriale Zona Ovest di Torino.
“L’Orto che cura” prevede la costituzione di un Centro di lavoro guidato (Clg) finalizzato all’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, sempre più escluse in un momento di grave crisi economica come l’attuale. La proposta prevede anche il recupero funzionale della cascina e della serra giardinieri dell’ex ospedale psichiatrico collegnese, in cui si svilupperà un’attività ispirata alle pratiche di agricoltura sociale.
Saranno accolti almeno dieci soggetti disabili che condurranno esperienze, della durata di almeno sei mesi, per entrare in contatto con le lavorazioni del mondo agricolo, in particolare nei settori ortofrutta e attività vivaistiche. L’obiettivo del progetto è avviare attività guidate per trasmettere alle persone disabili una serie di competenze che consentano di andare verso un inserimento lavorativo nelle aziende agricole che fanno agricoltura sociale. Per quest’anno le attività saranno condotte nei campi della cascina dell’ex ospedale psichiatrico, in attesa della necessaria sistemazione della serra giardinieri che si prevede di poter utilizzare sin dal prossimo anno.
   «Nel progetto “L’Orto che cura” Coldiretti Torino ha due ruoli sostanziali – afferma Roberto Moncalvo, presidente Coldiretti Torino –. In primo luogo fornire tutta l’assistenza tecnica necessaria in fase di gestione delle produzioni agricole all’interno della cascina dell’ex ospedale psichiatrico. Al termine dei percorsi poi, saremo chiamati a decidere, se e come, le nostre imprese agricole potranno essere in grado di offrire possibilità lavorative alle persone con disabilità coinvolte nel progetto: una opportunità importante quindi anche per le imprese agricole impegnate sul fronte dell’agricoltura sociale. In provincia di Torino cresce l’attenzione delle imprese agricole su queste iniziative di carattere sociale, confermando il ruolo importante che il mondo agricolo ha sia nei territori rurali sia nelle aree periurbane ».

–30CDTO2013 –