Per il depopolamento dei cinghiali uscirà presto il bando della Città Metropolitana di Torino per individuare i soggetti abilitati agli abbattimenti.
È quanto emerso nell’incontro tra Coldiretti Torino e l’ente di area vasta durante il quale la stessa Coldiretti Torino ha chiesto che si faccia presto per scongiurare il pericolo della diffusione della Peste Suina Africana e per salvare le semine di mais effettuate proprio in questi ultimi giorni in tutte le zone del Torinese.
L’epidemia di PSA, per fortuna, è ancora confinata nella “zona rossa” dell’Ovadese, nelle valli appenniniche tra il Genovesato e l’Alessandrino. Ma anche nel nostro territorio occorre ridurre subito il numero dei cinghiali selvatici in sovrannumero: questa è l’unica misura efficace per diminuire le probabilità che virus venga trasmesso da animale ad animale.
Il depopolamento è previsto dall’ordinanza della Regione per fare fronte alla PSA, ma la Città Metropolitana non ha ancora organizzato gli interventi straordinari ordinati dall’ente regionale.
Ricordiamo che il decreto regionale approvato gli organi ministeriali prevede che il contenimento della specie possa essere effettuato, oltre che dagli agenti della Città metropolitana di Torino anche dagli agenti di vigilanza delle aree protette, dai proprietari o conduttori dei fondi interessati muniti di licenza di porto d'armi, o appositamente incaricati all’abbattimento (tutor), dalle guardie venatorie volontarie e dai cacciatori nominativamente individuati in possesso di specifica formazione, operanti sotto il coordinamento delle medesime amministrazioni. In deroga alla normativa, la caccia di selezione al cinghiale può essere effettuata anche nelle ore notturne, previo utilizzo di mezzi per la visione notturna che facilitano la selezione dei capi individuati.