A Favria, nel Canavese, c’è un esempio di allevamento sostenibile ad emissioni praticamente zero, in stalla e nei campi. Con la costruzione di un impianto modello per la fermentazione delle deiezioni animali, per un investimento da 2 milioni e 300mila euro, l’azienda agricola Cascina Impero, della famiglia Abbà, produce biogas per alimentare una turbina da 300 Kw/h che viene ceduta in rete. I reflui trattati, vengono così privati dell’ammoniaca, gas che contribuisce alla produzione di particolato in atmosfera, e del metano, (gas serra), e vengono anche ottimizzati come concime. In seguito, vengono utilizzati nei campi, direttamente interrati per evitare qualsiasi emissione in atmosfera. Così l’inquinamento provocato dall’allevamento (spesso enfatizzato in modo pretestuoso) viene praticamente azzerato salvando l’utilizzo di concime naturale autoprodotto.
La famiglia Abbà, possiede 500 vacche. Le deiezioni animali vengono utilizzate per la concimazione dei prati e dei campi che, a loro volta, producono erba e mais per l’alimentazione dei bovini. Un raschiatore raccoglie i reflui per convogliarli nell’impianto dove vengono pompati nel digestore che produce il biogas. Liquami e parti solide vengono separati per lo stoccaggio differenziato e il successivo utilizzo nei campi.