Per limitare il numero dei cinghiali ecco le proposte operative di Coldiretti da attuare in tutto il Piemonte.
- Blocco della sperimentazione sulla caccia di selezione con l’uso dei cani in questo mese di gennaio, non solo inutile ma dannosa in quanto per prevenire l’avanzamento della Peste Suina Africana (PSA) è fondamentale ridurre al minimo lo spostamento degli animali;
- È urgente potenziare le attività di contenimento con azioni straordinarie notturne, anche nei parchi, mediante i più moderni strumenti tecnologici che consentono di agire in sicurezza e con grande efficacia;
- Riconoscere la possibilità a tutti i proprietari, conduttori di fondi e tutor, abilitati attraverso i corsi già svolti, di installare, anche nelle aree parco, gabbie per la cattura degli animali;
- Controllo sanitario di tutti i capi abbattuti sulla positività al virus della Peste Suina Africana, così da tutelare la salute pubblica e creare le condizioni che garantiscano continuità agli allevamenti domestici presenti a livello territoriale, sanzionando pesantemente chi lo evadesse.
Coldiretti chiede alla Regione Piemonte di discutere queste proposte all’interno di un tavolo permanente regionale. Un tavolo che serva anche a condividere le problematiche e le azioni necessarie da mettere in campo poiché i casi accertati di Peste Suina Africana rappresentano un forte pericolo per il comparto suinicolo e stanno generando una fase estremamente delicata in cui è necessario dare le giuste comunicazioni, in maniera puntuale ed immediata, alle imprese.
Inoltre, Coldiretti prosegue il confronto con l’Istituto Zooprofilattico, con l’Università di Torino e con il consorzio di ricerca Enetwild – finanziato dall'EFSA – che ha sviluppato un'app (iMammalia), già in uso con successo in Serbia ed oggi in Montenegro, con cui si possono segnalare animali vivi e carcasse.