28 Dicembre 2021
Cos’è il Decreto Flussi, la norma per il lavoro stagionale

Il decreto flussi stabilisce le quote di ingressi in Italia di extracomunitari per il lavoro stagionale. I lavori stagionali sono parte integrante, da sempre, della produzione di cibo, soprattutto per i raccolti, ed è svolto, in buona parte, da manodopera straniera.

La necessità di lavoratori stagionali è parte della storia dell’agricoltura.

Per la raccolta, il trapianto, la monda, solo per citare alcune mansioni tradizionali, sono stati sempre impiegati lavoratori a tempo determinato, ingaggiati con varie forme di rapporto di lavoro. Solitamente si trattava di inoccupati dei territori (soprattutto donne) o di studenti o di immigrati interni.

Da tempo, il lavoro stagionale è il lavoro migrante per antonomasia: dai pomodori agli agrumi, dalla vendemmia al trapianto e raccolta delle orticole, tutti i lavori ancora fatti a mano, dove sono necessari precisione, delicatezza, rapidità, che le macchine non possono svolgere con altrettanta efficacia.

Con il decreto flussi il Governo italiano stabilisce, ogni anno, le quote di ingresso dei cittadini stranieri non comunitari che possono entrare in Italia per motivi di lavoro subordinato, autonomo e stagionale.

Il decreto viene redatto sulla base delle indicazioni fornite dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali sullo stato dell’occupazione e sul numero degli stranieri iscritti alle liste di collocamento, nonché sui dati di di lavoro forniti dall’Anagrafe informatizzata, istituita presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Nei decreti sono previste delle quote numeriche di lavoratori ammessi all’ingresso regolare in Italia per motivi di lavoro subordinato o stagionale o autonomo nel corso dell’anno.

Sono solitamente previste quote privilegiate per i cittadini di stati che hanno sottoscritto con l'Italia accordi di riammissione e per i cittadini di origine italiana iscritti in apposite liste tenute presso tutte le rappresentanze diplomatiche o consolari italiane all'estero.

Il decreto flussi può inoltre prevedere delle limitazioni sugli ingressi dei cittadini provenienti da paesi che non collaborano al contrasto dell’immigrazione clandestina e alla riammissione degli espulsi.

Le domande si possono inviare soltanto online. È possibile fare richiesta in autonomia o rivolgersi alle associazioni e ai patronati che inviano la richiesta e offrono il servizio in modo gratuito (vedi Link utili).

Dopo la pubblicazione del Decreto Flussi e nei tempi previsti dal decreto stesso, il datore di lavoro (nel caso di lavoro subordinato o lavoro stagionale) o il cittadino straniero che intende fare ingresso in Italia per lavoro autonomo, dovranno presentare la richiesta di nulla osta al lavoro allo Sportello Unico per l’Immigrazione competente.

Il nulla osta è il documento necessario per ottenere il visto che consente l'ingresso in Italia.

La richiesta di nulla osta deve essere presentata attraverso un'apposita procedura telematica presente sul sito del Ministero dell'interno; sul sito è pubblicato anche un per un corretto svolgimento della procedura telematica.

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