Obbligo di indicare in etichetta la provenienza dal 1° gennaio 2022
Sono stati firmati i decreti che salvano la spesa Made in Italy con l’obbligo di indicare in etichetta dal primo gennaio 2022 la provenienza dell’ingrediente principale, dal latte ai derivati del pomodoro, dai formaggi ai salumi fino a riso e pasta. Lo rende noto la Coldiretti, a seguito dell’annuncio del ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli.
«Questi provvedimenti rappresentano un passo determinante – spiega Sergio Barone, presidente di Coldiretti Torino - per dare garanzia di origine al Made in Piemonte come riso, latte, salumi e formaggi e impedire che vengano spacciati come Made in Italy prodotti di bassa qualità, provenienti dall’estero, che non rispettano i rigidi paramenti di qualità di quelli nazionali. L’Italia, che è leader europeo nella qualità, ha il dovere di fare da apripista nelle politiche alimentari dell’Unione europea poiché in un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della tracciabilità, con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti, venendo così incontro alle richieste dei consumatori italiani ed europei. Ora resta ancora anonima l’origine dei legumi in scatola, della frutta nella marmellata o nei succhi, del grano impiegato nel pane, biscotti o grissini senza dimenticare la carne o il pesce venduti nei ristoranti».
Andrea Repossini, direttore Coldiretti Torino, aggiunge: «L’etichettatura di origine obbligatoria dei cibi è una battaglia storica della Coldiretti ed è stata introdotta per la prima volta in tutti i Paesi dell’Unione europea, nel 2002, dopo l’emergenza mucca pazza nella carne bovina per garantire la trasparenza con la rintracciabilità e ripristinare nei consumatori un clima di fiducia».
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