
Torino, 24 agosto 2020
Coldiretti: “Le incursioni dei selvatici sono continue
Presi di mira gli allevamenti in montagna e in collina”
Non cessano le aggressioni ai greggi da parte di lupi e animali selvatici che dalla montagna ormai sono scesi nelle aree collinari, mettendo in pericolo e difficoltà le imprese agricole e la popolazione. Sul territorio il proliferare dei predatori rappresenta un grave rischio non solo per l’incolumità delle persone, ma anche per le attività economiche, dall’agricoltura al turismo, alle prese con una difficile ripartenza dopo l’emergenza Coronavirus.
«Negli ultimi anni si è reso necessario un continuo vigilare su greggi e mandrie, al fine di proteggerle dagli attacchi- Rrecinzioni e cani da pastori spesso non sono sufficienti per scongiurare il pericolo. Agli animali uccisi si aggiungono – spiega Fabrizio Galliati, presidente di Coldiretti Torino – i danni indotti dallo stato di stress provocato dagli assalti. Per Coldiretti sono necessarie misure di contenimento per i selvatici in modo da consentire l’attività di alpeggio agli allevatori che da generazioni popolano le nostre montagne, ma anche i tanti giovani che faticosamente sono tornati in agricoltura con un forte impegno verso la tutela la biodiversità. Serve responsabilità nella difesa - da parte delle istituzioni e degli organi competenti -, degli allevamenti, dei pastori e allevatori che – conclude Fabrizio Galliati – con coraggio continuano a presidiare i territori e a garantire la bellezza del paesaggio, contro degrado, frane e alluvioni».
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