Nel carrello della spesa i prezzi lievitano. Nei campi e nelle stalle speculazioni al ribasso
Salgono i prezzi al consumo nel carrello della spesa, dal latte (+3,1%) ai salumi (+3,5%), dalla verdura (+4,6%) alla frutta (+11,5%), ma anche carne (+2,7%) in controtendenza con l’andamento generale che su base annua vede il Paese in deflazione (-0,2%). Questo emerge da una analisi Coldiretti, sui dati Istat, relativi all’inflazione a giugno che registra una spinta al rialzo dei prezzi del +2,3 per cento per gli alimentari, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
«Una situazione che denota sconvolgimenti della domanda in un mercato ancora lontano dal tornare alla normalità dopo il lockdown – afferma Fabrizio Galliati, presidente di Coldiretti Torino -. A incidere sulle quotazioni sono le difficoltà in cui continua a versare la ristorazione, ancora alla prese con una difficile ripartenza».
Ad aumentare di prezzo nel carrello della spesa anche il pesce surgelato (+3,5%), la pasta (+3,3%), lo zucchero (+2,8%), l’acqua minerale (+1,8%), i formaggi (+1,6%) e il pane (+1,4%). «Come abbiamo denunciato più volte nel lockdown si sono verificate speculazioni al ribasso tangibili nei campi e nelle stalle mentre i prezzi al consumo aumentano – continua Fabrizio Galliati – mettendo a rischio il sistema agroalimentare e facendo lavorare sotto costo gli imprenditori agricoli. Alle speculazioni si sommano peraltro gli effetti del clima impazzito con tempeste e grandinate che hanno colpito, in giugno soprattutto, la nostra regione, compromettendo parte dei raccolti. Proprio per favorire l’economia del nostro territorio e sulla scia del #MangiaItaliano, il consiglio ai consumatori è di acquistare prodotto Made in Italy e Made in Piemonte, verificando sempre, laddove possibile, l’origine nazionale in etichetta. Infine, è importante intensificare i controlli per combattere frodi, inganni e speculazioni».
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