
TORINO «Lo stop forzato al settore della meccanica agricola aggrava la situazione di difficoltà nei campi dove con l’inizio delle campagne, alla mancanza di lavoratori si aggiungono le difficoltà per le forniture di macchine, attrezzature e ricambi agricoli necessari per la lavorazione nei terreni». E’ quanto afferma il presidente nazionale della Coldiretti Ettore Prandini che chiede di inserire la meccanica agricola nell’elenco delle produzioni essenziali come previsto nei provvedimenti per l’emergenza in tutti gli altri Paesi che hanno invece autorizzato la produzione di macchinari agricoli proprio in quanto funzionale a garantire l’approvvigionamento alimentare.
Fabrizio Galliati, presidente di Coldiretti Torino, commenta: «La meccanizzazione diventa una scelta necessaria in questo momento in cui è venuto a mancare l’apporto lavorativo di molti dei 370mila stagionali che ogni anno arrivavano dall’estero, a causa del blocco delle frontiere. Gli imprenditori agricoli – continua e chiude il presidente di Coldiretti Torino – necessitano di macchine, attrezzature e ricambi per arare il terreno, seminare, mantenere sane le colture, irrigare e raccogliere ma anche per dar da mangiare agli animali, mungere e conservare il latte. Una esigenza che chiediamo venga accolta dal Governo con una adeguata modifica del decreto che consenta alle industrie del comparto di riprendere la produzione nell’osservanza rigorosa delle misure di prevenzione e sicurezza per i lavoratori».
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