Torino – Il Parlamento europeo ha adottato una storica risoluzione per l’indicazione obbligatoria del Paese d’origine o del luogo di provenienza, per tutti i tipi di latte destinati al consumo diretto nonché ai prodotti lattiero-caseari e ai prodotti a base di carne. Dal Parlamento europeo arriva un pronunciamento rivoluzionario per fermare l’inganno dei prodotti alimentari stranieri spacciati per made in Italy, approvato con 422 voti a favore, 159 contrari e 68 astensioni.
Coldiretti ricorda che due prosciutti su tre sono venduti come italiani, ma provengono da maiali allevati all'estero. Tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro sono stranieri, senza indicazione in etichetta, come pure la metà delle mozzarelle e il concentrato di pomodoro dalla Cina i cui arrivi sono aumentati del 379 per cento nel 2015 per un totale di 67 milioni di chili. «Occorre introdurre senza esitazione in Italia l’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli alimenti – auspica Fabrizio Galliati, presidente Coldiretti Torino –. Oggi quasi la metà della spesa dei cittadini italiani ed europei è anonima con prodotti importati dall’estero che vengono spacciati come italiani perché non è obbligatoria alcuna indicazione in etichetta. La posizione del Parlamento europeo invita la Commissione a dare applicazione all’indicazione obbligatoria del Paese d’origine o del luogo di provenienza per tutti i tipi di latte destinati al consumo diretto nonché ai prodotti lattiero-caseari e ai prodotti a base di carne, e a valutare la possibilità di estendere l’indicazione obbligatoria del Paese di origine o del luogo di provenienza ad altri prodotti alimentari mono-ingrediente o con un ingrediente prevalente, elaborando proposte legislative in questi settori».
«In un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza per rispondere alle domande che vengono dai consumatori europei e internazionali – spiega il presidente nazionale della Coldiretti Roberto Moncalvo che si trova in Belgio in qualità di vice presidente del Copa, l’organizzazione degli agricoltori europei –. Finalmente ci sono le condizioni per cambiare le norme comunitarie nel senso della trasparenza sotto la spinta di Italia e Francia, alla quale è stata già concessa l’autorizzazione dalla Commissione europea per l’etichettatura di origine. Un ringraziamento va agli europarlamentari italiani che hanno sostenuto con il loro voto un provvedimento atteso da consumatori ed agricoltori». L’obbligo di indicare in etichetta l’origine è una battaglia storica della Coldiretti che, con la raccolta di un milione di firme alla legge di iniziativa popolare, ha portato all’approvazione della legge numero 204, del 3 agosto 2004, grazie alla quale è diventato obbligatorio indicare in etichetta la provenienza del latte fresco e quella della passata di pomodoro in Italia. Fabrizio Galliati chiude così: «Da allora molti risultati sono stati ottenuti anche in Europa, ma l’etichetta resta anonima per quasi la metà della spesa, dai formaggi ai salumi, dai succhi di frutta, dalla pasta al latte a lunga conservazione, dal concentrato di pomodoro ai sughi pronti fino alla carne di coniglio. A livello comunitario il percorso di trasparenza è iniziato dalla carne bovina dopo l’emergenza mucca pazza nel 2002, mentre dal 2003 è d'obbligo indicare varietà, qualità e provenienza nell'ortofrutta fresca. Dal primo gennaio 2004 c’è il codice di identificazione per le uova e, a partire dal primo agosto 2004, l'obbligo di indicare in etichetta il Paese di origine in cui il miele è stato raccolto. L’Italia, sotto il pressing della Coldiretti ha fatto scattare il 7 giugno 2005 l’obbligo di indicare la zona di mungitura o la stalla di provenienza per il latte fresco e il 17 ottobre 2005 l’obbligo di etichetta per il pollo Made in Italy per effetto dell'influenza aviaria mentre a partire dal 1° gennaio 2008 l’obbligo di etichettatura di origine per la passata di pomodoro. Come si vede resta ancora molta strada da percorrere, ma la decisione adottata dal Parlamento europeo è un passo fondamentale, compiuto nella giusta direzione».
LA META’ DELLA SPESA DEGLI ITALIANI E’ ANONIMA
| Cibi con l'indicazione di provenienza |
E quelli senza |
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| Carne di pollo e derivati |
Salumi |
| Carne bovina |
Carne di coniglio |
| Frutta e verdura fresche |
Carne trasformata |
| Uova |
Frutta e verdura trasformata |
| Miele |
Derivati del pomodoro diversi da passata |
| Passata di pomodoro |
Formaggi |
| Latte fresco |
Derivati dei cereali (pane, pasta) |
| Pesce |
Latte a lunga conservazione |
| Extravergine di oliva |
Concentrato di pomodoro e sughi pronti |
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Riso |
Fonte: Elaborazioni Coldiretti
–27CDTO2016 –