Il valsusino Sergio Barone è il nuovo presidente dell’Associazione provinciale pensionati di Coldiretti Torino, il movimento dei senior della più rappresentativa organizzazione agricola. Succede a Pierluigi Cavallino e sarà in carica per 5 anni.
Barone, 73 anni, di Sant’Ambrogio di Torino, all’imbocco della valle di Susa, conduce l’azienda agricola di famiglia con i figli Jacopo e Cecilia, azienda che alleva ovini, produce vino e gestisce l’agriturismo Cascina dei Canonici alla Sacra di San Michele.
Ad affiancare il neo presidente ci saranno i vicepresidenti Adriano Montarsino (zona di Chieri-Carmagnola) e Maria Carla Casassa Vigna (zona di Ciriè). Il Consiglio direttivo è composto dai delegati di zona: Roberto Barbero, Michelino Versino (zona Rivoli-Susa); Pietro Bricco, Claudio Ferdinando Rol, Guido Molinero, Maria Grazia Beccaria (zona di Pinerolo); Luigino Tedoldi, Mauro Canale, Luigino Vittone (zona Rivarolo-Ivrea); Pietro Negro, Carlo Garino (zona Chivasso-Caluso); Roberto Sandrone (zona di Torino); Maria Bono, Bartolomeo Ronco, Cesare Destefanis (zona di Carmagnola-Chieri).
Sergio Barone, ex vicepresidente di Coldiretti Torino, da fine 2021 a metà 2022 ha ricoperto la carica di presidente provinciale. È un personaggio da sempre noto in valle di Susa per il suo impegno associativo e amministrativo: tra il 1995 e il 2004 è stato anche sindaco di Sant’Ambrogio.
Nel programma di Barone c’è la difesa dell’agricoltura dagli attacchi che minano il futuro di questa professione millenaria.
«Bisogna difendere il potere d’acquisto delle pensioni degli agricoltori – dichiara il neo presidente – Così come va difeso il futuro dell’agricoltura stessa contrastando il consumo di suolo e l’introduzione dei cibi sintetici. La nostra generazione sente forte il compito di trasmettere ai giovani il valore del nostro lavoro ed è per questo che dobbiamo batterci insieme a loro, per prima cosa, contro il cibo fabbricato in laboratorio che minaccia l’esistenza stessa dell’agricoltura».