6 Ottobre 2022
Chivasso, ok a chiusura passaggi a livello, no a consumo di suolo

Coldiretti Torino si è confrontata con l’amministrazione comunale di Chivasso in merito al progetto di RFI, Rete ferroviaria italiana, di soppressione di tre passaggi a livello, presenti sulla tratta ferroviaria Chivasso-Aosta, siti sul territorio di Chivasso. La Coldiretti e gli amministratori chivassesi chiederanno a Rfi di modificare il progetto.

Bruno Mecca Cici, presidente di Coldiretti Torino, la riunione la sintetizza così: «Obiettivo dell’incontro valutare il progetto di RFI di soppressione dei passaggi a livello e proporre soluzioni alternative per limitare i disagi alle imprese agricole locali. Il progetto di RFI coinvolge anche altre attività produttive e residenze civili nella frazione Pogliani. Coldiretti ritiene che le soluzioni viabilistiche proposte da RFI cagionino problemi per la movimentazione dei trattori, come ai mezzi pesanti e alle autovetture. Il progetto prevede la sola realizzazione di un cavalca-ferrovia, a ridosso dell’abitato di Chivasso. Coldiretti chiede che oltre a questa venga realizzato un sottopasso in prossimità della chiusura del terzo passaggio a livello».

Il presidente di Coldiretti Torino, aggiunge: «Se il progetto sarà confermato le aziende agricole sparse e quelle della frazione Pogliani per accedere ai terreni coltivati siti sul lato opposto alla strada provinciale 82 dovranno transitare all’interno della frazione, dove la sezione stradale è notevolmente ridotta, dovranno poi o tornare indietro a Chivasso fino al nuovo cavalca-ferrovia e poi, risalire lungo la SP 82, o andare a Montanaro e poi tornare indietro, sempre sulla SP 82. In sostanza per accede ai campi dovranno percorrere un lungo tratto. Naturalmente questo percorso sarebbe l’unico a disposizione anche  per gli abitanti della frazione Pogliani e per tutti i mezzi  di ogni altra attività produttiva che insiste sul territorio. La soluzione alternativa da noi proposta - la realizzazione aggiuntiva di un sottopasso in prossimità del PL 2+899 - consentirebbe di limitare il consumo di suolo complessivo del progetto, evitando così l’impermeabilizzazione di una porzione importante di terreni fertili. Inoltre consentirebbe una più agevole mobilità per le aziende agricole, così come per tutte le altre attività produttive, come per i residenti della borgata. Per Coldiretti la proposta del sottopasso è alternativa alla strada di servizio prevista da RFI».

Bruno Mecca Cici, rimarca ancora: «Nel piano economico dell’opera occorre ricomprendere il danno che l’intervento causerà alle imprese agricole del territorio. Coldiretti ribadisce che si deve uscire dalla logica di rimborsare alle aziende agricole il solo valore venale o tabellare di esproprio e l’indennità per la servitù, così come  invece è indicato negli elaborati progettuali di RFI. Coldiretti chiede di compensare  non solo il valore fondiario del terreno, ma anche - in forza della superficie espropriata  - di ristorare il danno procurato alle imprese agricole che ne compromette redditività e futuro». Il presidente dei berretti gialli torinesi chiude così: «L’incontro ha visto presenti il sindaco Claudio Castello e l’assessore Fabrizio Debernardi. Mi sembra che le nostre osservazioni siano state comprese e condivise dagli amministratori comunali. Ora, nelle prossime settimane, Coldiretti lavorerà in sinergia con l’amministrazione di Chivasso per arrivare all’obiettivo di far modificare il progetto di RFI, con evidenti vantaggi per gli agricoltori, come per tutto il territorio».

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